Home Attualità AGGRESSIONE E TORTURE AD EBOLI. SULLE TRACCE DI TRE STRANIERI

AGGRESSIONE E TORTURE AD EBOLI. SULLE TRACCE DI TRE STRANIERI

Aggredito, immobilizzato alla sedia, picchiato e torturato con pugni, calci e lame. E’ stato questo il trattamento riservato ad Aniello Langella, 43enne di Torre Annunziata, ex direttore sportivo del Savoia calcio. L’uomo, aggredito ieri ad Eboli, intorno alle 13:00, nell’appartamento di una famiglia di conoscenti ucraini, in piazza Cosimo Vestuti, alle spalle della chiesa Santa Maria della Pietà, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale cittadino, con fratture multiple al volto e ferite a collo e mano sinistra. Dopo l’allarme della moglie, che ha urlato a squarciagola dal balcone dell’appartamento, Langella è stato ritrovato da carabinieri e vigili ancora legato, ma per terra, agonizzante in una pozza di sangue, in quello che gli inquirenti hanno subito considerato il tipico palcoscenico di un regolamento di conti. Il napoletano, infatti, sembra sia stato coinvolto in passato in traffici di stupefacenti, ma non sarebbe l’unica pista seguita dagli investigatori. L’aggressore sembra sia uno straniero di circa 40 anni, che da ieri è ricercato dai carabinieri, insieme ai suoi due complici. Sarebbero usciti in tre dal portone, infatti, secondo quanto testimoniato dai negozianti della zona. La sezione investigativa scientifica di Salerno ha lavorato per tutto il pomeriggio nell’appartamento al secondo piano di piazza Vestuti. Le macchie di sangue potrebbero fornire prove importanti. Sul luogo ieri pomeriggio sono giunti anche il sindaco Cariello e gli assessori Ginetti e De Caro, che hanno fornito ai carabinieri le immagini delle telecamere comunali. I militari hanno chiesto le riprese video anche ad un tabacchi nei pressi di via Magna Grecia. Gli aggressori sono in fuga, ma hanno le ore contate. Nel frattempo, ieri sera Langella ha firmato le dimissioni al Maria Santissima Addolorata e ha raggiunto il Cardarelli a Napoli.