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Come cambia il turismo nell’epoca digitale

turismo era digitale

Nel mondo globalizzato e iper connesso di oggi, in cui tutto cambia sempre più rapidamente, l’esperienza del viaggio non è più la stessa di qualche anno fa. Nel corso degli ultimi due decenni, infatti, l’ambito del turismo si è completamente trasformato, grazie anche all’uso dei dispositivi digitali. Oggi è sempre più facile prenotare biglietti aerei, hotel o auto a noleggio e spesso viaggiare è molto più economico che in passato. Il turismo rappresenta una risorsa economica fondamentale per quei Paesi, come l’Italia, che sono ricchi di bellezze naturali, specialità gastronomiche, patrimoni artistici e culturali. Sempre più spesso nascono iniziative per sfruttare le potenzialità del turismo valorizzando le specificità territoriali, come il progetto di creazione della marca “Costa Paestum”, nato con l’obiettivo di posizionare la fascia costiera nel settore delle vacanze. Andiamo a vedere le ultime tendenze e i possibili futuri sviluppi per questo settore tanto importante per l’Italia.

 

Un’industria internazionale da centinaia di miliardi di euro

Secondo i dati dell’ultima Indagine sul turismo internazionale promossa da Banca d’Italia, nel 2019 le entrate mondiali da turismo internazionale sono aumentate del 7,4% rispetto all’anno precedente, per un giro d’affari di 1.322 miliardi di euro. L’Italia è il quinto paese al mondo per entrate derivanti dal turismo, con 65 milioni di visitatori che hanno pernottato sul suo territorio (3 milioni in più rispetto al 2018). Guardando dentro i confini di casa nostra, secondo i dati di uno uno studio citato dal Corriere del Mezzogiorno, nel 2018 la Campania era la quinta regione d’Italia per flussi in ingresso, dietro a Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana, con una spesa da parte dei turisti stranieri di 1,8 miliardi di euro. La Campania, con i suoi 19 milioni di arrivi, è la prima regione del Sud per presenze turistiche (settima fra tutte le regioni italiane). In tutta la regione il settore turistico dà lavoro a circa 87.000 persone.

Nuovi mercati e nuove professioni: il turismo sportivo

Negli ultimi anni il settore del turismo si è specializzato in vari sotto-settori. Un fenomeno particolarmente interessante, tra quelli nati recentemente, è quello del turismo sportivo, uno dei nuovi mercati sorti negli ultimi anni intorno allo sport in cui operano le imprese più disparate, dai canali televisivi on demand specializzati come Dazn agli operatori che preparano le quote delle scommesse sportive come Betway. Il turismo sportivo si divide in due grandi filoni: il turismo sportivo attivo e il turismo sportivo passivo. Il primo comprende una serie di servizi rivolti a chi viaggia per praticare degli sport, come per esempio le maratone, lo sci o gli sport acquatici. Il secondo, invece, si rivolge a persone che viaggiano per assistere a eventi sportivi in località diverse dalla propria residenza. Questo è il caso, per esempio, dei tifosi di calcio che viaggiano per seguire la propria squadra in trasferta o degli appassionati di automobilismo che seguono dal vivo la Formula 1. La nascita di questi nuovi mercati implica anche la nascita di nuove figure professionali, come l’animatore sportivo in ambito turistico: uno specialista dell’organizzazione, promozione e gestione delle attività ricreative e sportive che svolge la sua funzione in strutture tipo villaggi turistici, grandi alberghi, navi da crociera, ecc.

Neologismi (quasi sempre in inglese) e “turismo del futuro”

Le nuove forme di turismo vengono quasi sempre accompagnate da neologismi, spesso mutuati dall’inglese. “Low cost”, “last minute”, “overbooking”, “bleisure” (formato dall’unione delle parole business + leisure, per indicare i viaggi in cui si unisce lo svago al lavoro), “edutainment” (intrattenimento istruttivo), turismo “slow” o turismo “green” sono alcune delle espressioni sempre più in uso. Ma ne esistono molte altre, ancora poco conosciute, delle quali forse sentiremo parlare in futuro. Un reportage pubblicato sul sito della rivista Esquire ha stilato una lista di 10 parole del turismo del futuro come “Luxpedition” (Luxury + Expedition, cioè il turismo del lusso in località remote sempre più esclusive) o “Astroturismo” (cioè il turismo spaziale, ancora agli albori ma in rapida evoluzione). Il turismo di oggi è ben diverso da quello di appena pochi decenni fa: si tratta di un settore sempre più complesso e articolato, in certi casi ai limiti della fantascienza, come dimostra l’esistenza della compagnia di viaggi spaziali Virgin Galactic.