Furono frazionati senza il permesso dell’Asi e per questo vanno abbandonati i locali di proprietà di Giuseppe Pontecorvo. Piovono ricorsi sulla zona industriale di Battipaglia dove altre sei ditte si aggiungono a quelle che non vogliono abbandonare i propri capannoni come disposto dalle ordinanze comunali. Dopo la fuoriscita dell’ente dal consorzio Asi, il Comune stesso ha ordinato la cessazione immediata delle attività all’interno dei capannoni in aviale Europa, frazionati senza il lasciapassare del consorzio Asi. Gli atti comunali non sono altro che la conseguenza di atti giudiziari: prima i giudici del Tar e poi il Consiglio di Stato avevano bocciato il frazionamento effettuato dalla Soge senza il frazionamento dell’Asi. Un caos generato dalla delibera del 2011 che decretò l’uuscita del Comune dal consorzio, ritenendo che l’area industriale potesse essere autogestita ma nel 2017, sul caso “Agrifina”, il consiglio di Stato ha deciso che decide l’Asi. Gli imprenditori chiedono l’annullamento delle ordinanze che seguono gli atti dei giudici e annunciano che faranno ricorso al Tar.
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