Home Cronaca Pontecagnano, raid vandalico al Parco Archeologico: 10mila euro di danni

Pontecagnano, raid vandalico al Parco Archeologico: 10mila euro di danni

Raid vandalico al Parco Archeologico di Pontecagnano Faiano.

Distrutti i gazebo e le recinzioni che delimitano gli scavi archelogici.

Sul posto la polizia locale di Pontecagnano Faiano, che ha effettuato i rilievi del caso ed avviato le indagini per risalire ai responsabili del gesto.

Dai primi rilievi sembra che i danni siano di circa 10mila euro.

I volontari di Legambiente si sono recati dai Carabinieri per presentare la denuncia.

LEGAMBIENTE: “ATTO INTIMIDATORIO”

“Un gesto vile- ha commentato Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania- quanto vano, un gesto arrogante e provocatorio di cui bisogna tener conto ma che ci spinge ancora di più ad andare avanti e impegnarci di piu’. Chiunque c’è dietro questo gesto, deve sapere che non indietreggiamo e che il nostro cammino prosegue senza paura e senza alcuna esitazione consapevoli che il nostro impegno non subirà alcun cedimento. Questo atto violento è paradossalmente un segno di debolezza .Quella staccionata, i gazebo tagliati hanno radici nella scelta e nell’ impegno di molti nel percorso di restituzione alla collettività di un bene comune dove da anni seminiamo speranza e bellezza.”

A commentare l’accaduto anche il sindaco, Giuseppe Lanzara: “I fatti di questa notte, che hanno provocato danni economici di rilievo al Parco Eco Archeologico di Pontecagnano Faiano, coinvolgono non solo i gestori dell’area, gli amici di Legambiente, a cui esprimo tutta la solidarietà e la mia vicinanza, ma la comunità tutta, che vede così leso il proprio diritto a vivere in un contesto sano, accogliente ed a misura di famiglie. Il Parco di Via Stadio è il fiore all’occhiello della nostra città: un luogo amabile, pacifico, ricco di storia, cultura e verde. Come Primo Cittadino non lascerò che venga abbandonato o reso oggetto di simili azioni rese da teppistelli di turno, perciò faccio appello alle Forze dell’Ordine, da sempre a noi vicine specie in momenti come questo, ed alla popolazione stessa, affinchè facciano scud, ciascuno per le proprie competenze, intorno a questa struttura che dobbiamo continuare a difendere ed a vivere”.