Home Cultura ed Eventi Giffoni Teatro, il 2019 si apre con Novecento Napoletano

Giffoni Teatro, il 2019 si apre con Novecento Napoletano

Un progetto che rivive grazie alla passione ed al coinvolgimento di musicisti, cantanti, tecnici di esperienza ed esperti nella tradizione filologica ed antropologica partenopea. Con Novecento Napoletano, in scena giovedì 17 gennaio alle 21 presso la Sala Truffaut della Cittadella del Cinema di Giffoni Valle Piana, prosegue la XI stagione invernale di Giffoni Teatro promossa dall’associazione omonima presieduta da Mimma Cafaro.

Gennaro Cannavacciuolo sarà a capo di una compagnia di oltre 50 elementi diretti da Bruno Garofalo, tutti indistintamente protagonisti di un piacevole viaggio tra un mondo indimenticato, ed una coinvolgente confusione di sentimenti che accomuna un po’ tutti i napoletani, legati alle proprie radici, ad una Napoli che non c’è più e della quale piacerebbe conservare il meglio.
Lo spettacolo si offre come un’edizione aggiornata che porta a teatro l’anima più profonda della storia della canzone classica napoletana eseguita nella sua filologia più accurata, e l’immagine più profondamente poetica ed appassionante della tradizione musicale napoletana, che da decenni ha rappresentato la canzone italiana nel mondo.

Videoarte, installazioni sceniche, immagini in movimento e costumi ispirati alla notevole attività pittorica del secolo (Morelli, Palizzi, Pitloo, Matania, Scoppetta) rendono la vita, la storia ed i costumi del “Secolo d’Oro” napoletano. Un documento teatrale, un’eloquente e completa mini-enciclopedia su tutto ciò che a Napoli si tramuta in musica, dall’amore alla preghiera, dalla attività commerciale all’arte di sopravvivere, dall’invettiva alla denuncia sociale.

IL CAST In scena attori e cantanti di gran nome: Rosaria De Cicco, Franco Castiglia, Ciro Capano, Susy Sebastiano, Rafafella Carotenuto, Carmine De Domenico, Daniela Fiorentino, Stefania Lai, Matteo Mauriello, Salvatore Misticone, Adriano Mottola. Le scenografie sono di Bruno Garofalo, i costumi di Maria Grazia Nicotra, le coreografie di Enzo Castaldo, le musiche di Arturo Annecchino, fotografo Andrea Ciccalè.