Il comune di Battipaglia prova ancora a dismettere il proprio patrimonio immobiliare per irsanare le casse dell’ente. In ballo, beni mai accatastati con cui incassare circa 18 milioni di euro. Il nuovo piano triennale per la dismissione verrà discusso lunedì in consiglio. La vendita dei beni è il punto sui cui fare leva per rispettare il piano di riequilibrio finanziario approvato dalla Corte dei Conti. L’amministrazione conta di vendere il macello comunale, l’area esterna alla tedostruttura in via don Minzoni, l’ex soregnte Festola, il chiosco di via Clarizia, i lotti ex Ersac di via Gonzaga, il suolo di via Abruzzi. Nel 2019 si mira a vendere l’ex tabacchificio in via Rosa Jemma, l’Americanino in via Giusti, l’ex serbatoio in via Olevano, la torre piezometrica, l’ex asilo in via Fili Galardi, tre abitazioni confiscate ai clan in via Leopardi.
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