Tremila persone nel giro di 24 ore all’aeroporto di Salerno. Si conclude nel migliore dei modi il periodo ferragostano per la provincia di Salerno, almeno per quanto riguarda la presenza turistica.
Il calo c’è e c’è stato, questo è innegabile, ma nulla di anomalo o di diverso rispetto al resto d’Italia dove i numeri sono ancor più tragici e in caduta libera.
L’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi e del Cilento ha fatto segnare invece cifre altissime con tremila accessi nella sola giornata di venerdì quindici agosto.
Numeri ribaditi e confermati anche dalle organizzazioni sindacali che sin dal primo momento hanno scommesso sullo scalo. Tra tutti la Filt Cgil e Fit Cisl con i rispettivi segretari Gerardo Arpino, Gianluca Petrone e Diego Corace.
Operatori, sindacati e imprenditori della zona, adesso, guardano anche ad un altro aspetto che avrà l’obiettivo di far crescere ancor di più il territorio.
Tra poco meno di un mese è previsto il termine dei lavori per la struttura che ospiterà i voli commerciali in partenza e in arrivo. Il salto di qualità che gli operatori dei settori merceologici attendono da tempo.
Dallo scalo, dunque, partiranno le merci e i prodotti realizzati principalmente nella Piana del Sele e quindi anche tutto ciò che è legato all’agricoltura e alla quarta gamma.
Si lavorerà poi, anche grazie all’apporto di Asi, a un centro per la catena del freddo e quindi alla movimentazione di tutti quei prodotti deteriorabili e che devono essere consumati nel giro di poco tempo. Il pensiero va ovviamente all’eccellenza della Piana del Sele e dunque alla mozzarella.
Insomma, lo scalo sarà uno snodo ancor più importante per l’economia del Sud, soprattutto quando sarà totalmente integrato con i collegamenti su gomma e su ferro.