Albanella. Con la delibera n. 44 del 28 dicembre 2023 il Consiglio Comunale ha deciso di esternalizzare il servizio di riscossione dei tributi. Una scelta che già allora il consigliere comunale Aldo Guarracino, capogruppo di Uniti per Cambiare, aveva contrastato con fermezza.
«Oggi i fatti mi danno ragione – dichiara Guarracino –. È in via di approvazione una convenzione dalla durata spropositata: sei anni più uno di proroga, per un totale di sette anni. Un periodo lunghissimo che finirà per svuotare gli uffici comunali, riducendoli a gusci vuoti, mentre vedremo crescere l’occupazione nelle ditte private incaricate della gestione».
Il consigliere sottolinea come questo modello non sia nuovo per il Comune di Albanella: «È la replica di un errore già compiuto con la società che gestisce i rifiuti e con il corpo dei vigili urbani, oggi ridotto all’impotenza e incapace di garantire un reale controllo del territorio».
Secondo Guarracino, la scelta non è soltanto sbagliata sul piano politico e organizzativo, ma rappresenta anche un macigno sulle tasche dei cittadini:
«Stiamo parlando di circa 200.000 euro all’anno per la gestione, che in sette anni diventano la cifra astronomica di 1.446.958,33 euro al netto dell’IVA. Una spesa sproporzionata, ingiustificata e insostenibile per un Comune che dovrebbe investire nei propri uffici e non ingrassare le casse delle aziende private».
Guarracino non usa mezzi termini: «Diciamolo chiaramente: questa non è una decisione nell’interesse della comunità, ma un favore confezionato su misura per chi, grazie alle esternalizzazioni, continua a consolidare potere ed enormi vantaggi economici. È una politica miope che smantella pezzo dopo pezzo la struttura pubblica, cancellando competenze e autonomia».
Il consigliere ribadisce l’impegno del suo gruppo consiliare: «Continuerò a denunciare con fermezza questo modo di amministrare, perché è inaccettabile che i cittadini vengano sacrificati per assecondare logiche di convenienza e di potere. La mia voce sarà sempre dalla parte della comunità, non degli interessi privati che stanno svuotando il nostro Comune».