Sta diventando un vero e proprio giallo la questione delle dimissioni di Franco Alfieri, presentate nella mattinata di lunedì.
Al momento, esse non sono valide e il politico è ancora sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno. Le dimissioni con firma autenticata non sono ancora arrivate al tavolo del Prefetto, a meno di stravolgimenti dell’ultim’ora.
Se Alfieri dovesse ratificarle oggi, ci sarebbero venti giorni per renderle operative, superando così il limite del 24 febbraio previsto dalla legge per il voto già nella prossima primavera. Questo scoglio potrebbe essere superato se, entro tale data, i consiglieri rassegnassero le proprie dimissioni, mettendo fine alla seconda consiliatura di Alfieri.
Discorso simile per la Provincia: se l’attuale presidente sospeso dovesse decadere dalla carica, entro novanta giorni si tornerà al voto. I sindaci dovranno individuare il successore, con già alcuni nomi in campo. Francesco Morra, sindaco di Pellezzano, e Giuseppe Lanzara di Pontecagnano Faiano avrebbero espresso la propria volontà di ricoprire il ruolo di guida di Palazzo Sant’Agostino. Anche la destra sta lavorando, ma i sindaci di quella area politica sono in numero minore.
Potrebbe esserci una riproposizione di Sonia Alfano di San Cipriano Picentino, ma anche nomi nuovi come Giampiero Nuzzo di Caselle in Pittari, Luigi Guerra di Lustra e Pasquale Aliberti di Scafati potrebbero essere candidati, in quella che sembra una sfida tutt’altro che scontata.