Il rappresentante del Comitato Civico e Ambientale di Battipaglia Cosimo Panico denuncia ancora la presenza di amianto in città.
«I battipagliesi – dice – sono preoccupati per la propria salute. A distanza di anni dal censimento, si notano ancora moltissimi manufatti in amianto, poiché si prevedeva un termine per la rimozione. A tutt’oggi non si ravvisano strumenti o incentivi a vantaggio dei cittadini obbligati alla rimozione del materiale: da vari esposti del comitato – ripercorre la memoria storica – abbiamo chiesto all’Ente comunale, una volta censito l’amianto su tutto il territorio, di attivarsi presso il Ministero dell’Ambiente e della Salute Pubblica, con la possibilità di accedere ai Fondi Europei, per lo smaltimento dell’amianto e la bonifica del nostro martoriato territorio». A questo punto, Panico chiede l’accesso agli atti degli eventuali e successivi provvedimenti adottati.
Ciò in attuazione della legge del 1990, della “Convenzione di Aarhus”, ratificata dall’Italia nel 2001, secondo cui chiunque può accedere alle informazioni relative allo stato dell’ambiente, per la tutela della salute pubblica e del paesaggio nel territorio nazionale.