Si attende l’autopsia per scoprire come è deceduto il 12 enne all’Aquafarm di Battipaglia. Dovrebbe essere eseguita nelle prossime ore.
E probabilmente servirà per fugare i dubbi che avvolgono la sua immatura scomparsa.Se a Pompei, città di residenza del ragazzino, l’intera comunità si è raccolta in preghiera per la sua famiglia, anche a Battipaglia, dove è avvenuto il dramma, nessuno è rimasto indifferente.
All’ Aquafarm, in via Spineta, dove il piccolo si è accasciato al suolo senza più riprendersi, lo choc è incommensurabile. Lo scivolo che il 12 enne aveva scelto prima del momento fatale è stato sottoposto a sequestro. Gli attimi di panico che hanno fatto seguito al malore del ragazzino,non saranno mai più dimenticati. Senza l’ esame autoptico si naviga nel campo delle ipotesi.
Un malore? Un colpo alla testa mentre scivolava?. Solo i medici legali potranno stabilirlo. I soccorsi sono stati immediati. Eppure non sono bastati a strapparlo alla morte. Prima i i volontari della “Croce Bianca” di Salerno, postazione fissa del parco acquatico. Poi la chiamata al 118: sul posto sopraggiungono i soccorritori della “Croce Verde” di Battipaglia.
Al piccolo viene praticato un massaggio cardiaco: dura quasi un’ ora. Intanto sono sopraggiunti gli agenti del locale Commissariato di polizia di Stato, diretti dal vicequestore Giuseppe Fedele ed i carabinieri della Compagnia di Battipaglia, guidati dal maggiore Vitantonio Sisto.
Nessuno, però, potrà fare nulla. Adesso si attende l’esame autoptico dal quale almeno si potrà avere un quadro clinico sul decesso del dodicenne.