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Battipaglia, via libera a due varianti urbanistiche

Palazzo di Città di Battipaglia
Municipio di Battipaglia

Approvate in giunta due delibere con conseguente richiesta di indizione della conferenza di servizi alla Provincia di Salerno ai sensi dell’art.8 comma 2 della Legge Regionale della Campania N.19/2013. L’amministrazione scende in campo e programma il territorio per lo sviluppo economico.

Due le varianti, una stralcio e l’altra normativa passano in giunta. Con la variante stralcio l’amministrazione intende portare alla pianificazione comunale circa 82 ettari compresa la viabilità, tra Via Rosa Jemma, Via Bosco I°, Viale Danimarca ed Asse Ferroviario Salerno-Reggio Calabria al fine di rispondere alle evoluzioni dell’economia dei servizi, agli indirizzi dell’Ente e della Provincia in materia di sostenibilità ambientale e che consenta la rigenerazione urbana. La variante urbanistica “normativa” per l’agglomerato industriale di Battipaglia è finalizzata ad adeguare i parametri e le procedure di insediamento a tutte le definizioni di attività produttive per rendere uniformi le regole nei due comprensori produttivi del Comune, via Spineta e agglomerato industriale e per il miglioramento della tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini recependo le norme degli enti sovralocali relative al blocco impianti di rifiuti.

“Battipaglia ha un tessuto industriale ricchissimo dagli anni 70 e 80 una delle 100 città italiane più importanti dal punto di vista del dinamismo economico ed uno dei poli industriali più importanti del Sud Italia. Poi la crisi industriale è stata terribile. Le grandi responsabilità delle classi politiche locali e sovracomunali. Fin dalla compagna elettorale è stato un mio obiettivo e della mia amministrazione, finalmente diamo impulso alla soluzione di questo problema. Abbiamo visto troppe aziende chiuse e perdita di occupazione. Possiamo completare il quadro fornito dall’area di crisi complessa e dalla Zes con la pianificazione urbanistica” afferma la Sindaca Cecilia Francese.

“Abbiamo approvato 2 proposte di variante, una di stralcio per una porzione di territorio ormai completamente urbanizzata e che vede la presenza di insediamenti abitativi consistenti, scuole e attività dedicate al dettaglio e ai servizi e una variante normativa su tutto l’agglomerato per avere regole adeguate al mercato economico e coerenti con la nozione di “insediamento produttivo” di cui alle zone territoriali omogenee D, e quindi secondo il decreto ministeriale n.1444 del 1968, inteso in senso economico, come luogo in cui si svolgono tutte le attività dirette alla produzione o allo scambio di beni e servizi. Per la prima volta affrontiamo con serietà il tema dello sviluppo economico con una proposta di programmazione del nostro territorio per sostenere le attività produttive, l’occupazione e la difesa dell’ambiente” dichiara l’assessore allo Sviluppo Urbano Davide Bruno.