Home Attualità PARLANO I LADRI. “ABBIAMO I FIGLI DA SFAMARE”

PARLANO I LADRI. “ABBIAMO I FIGLI DA SFAMARE”

“Non sapevamo come sfamare i nostri figli, non avevamo scelta”: con queste parole Nicola e Margherita Iula, Cristian De Lisa e Carmine Gaiangos hanno giustificato, davanti al Gip Indinnimeo, le rapine a tre supermarket, al centro scommesse e al distributore di benzina tra Eboli e Battipaglia. “Ci ha costretti – hanno aggiunto i membri della gang delle rapine sgominata due giorni fa dalla Compagnia dei carabinieri di Eboli -. La difficoltà di trovare un lavoro, la difficoltà di trovare un’occasione per il riscatto sociale”. I quattro ebolitani sono ritenuti i promotori dell’associazione a delinquere finalizzata ai reati: “Non è vero che esisteva un’associazione a delinquere – hanno giiunto – caso per caso decidevamo cosa fare. Ognuno programmava i suoi colpi. Non c’era nulla di programmato, nessuno di noi impartiva ordini agli altri”. L’avvocato Russo mira proprio a far cadere l’accusa principale: l’associazione a delinquere che in poco tempo ha messo a segno oltre trenta furti e rapine tra Eboli, Battipaglia e Capaccio.