Politica

Battipaglia, centrodestra: prove di intesa?

By Sud Tv

August 10, 2024

A Battipaglia, la politica locale è in fermento.

Non molto lontano all’orizzonte c’è l’appuntamento con le amministrative che potrebbero tenersi anticipatamente per gli impegni di quella che pare essere la volontà della sindaca Cecilia Francese di scendere in campo, con una coalizione a sostegno di Vincenzo De Luca lanciato verso il terzo mandato, per la tornata regionale. In città, dunque, ci si prepara alla successione e a destra, parte politica dalla quale proveniva proprio la prima cittadina, ci sono prove di dialogo. Fratelli d’Italia, con i numeri uno del partito a livello provinciale e regionale, ha dato già il placet per la candidatura a sindaco di Michele Gioia.

Una piccola fuga in avanti che non troverebbe concordi i rappresentanti degli altri sodalizi come Fernando Zara, l’ex sindaco, per Forza Italia, e il collega di partito Giuseppe Provenza.

«Si dovrebbe mettere tutto su un tavolo, ragionare, confrontarsi – dice il già primo cittadino – è legittimo che qualcuno faccia uno scatto in avanti, ma sono temi da condividere. Quando il centrodestra si è diviso non ha ottenuto buoni risultati e questo deve farci capire tante cose. È giusto un dialogo tra le parti in causa per porre in essere una valida alternativa alla mala gestio degli ultimi anni».

Negli ultimi mesi, alla luce delle tante novità politiche, in città serpeggiava anche l’idea di un campo larghissimo che unisse destre e sinistre con l’obiettivo di cambiare registro.

Si cerca, dunque, una unità almeno a destra, ma al momento la presa di posizione del partito di Giorgia Meloni avrebbe mischiato fin troppo le carte in tavola. Nei prossimi mesi, superati gli scogli delle venture elezioni come referendum e provinciali, qualcosa potrebbe succedere.

Al di là di tutto, giusto sottolinearlo, molto dipenderà anche da quando si voterà a Battipaglia: se in contemporanea con la Regione ci sarà uno scenario, totalmente diverso rispetto a quello dell’eventuale voto nel 2026 e dunque a scadenza di mandato.

C’è tanta nebbia, insomma, ma i segnali per un dialogo tra le parti ci sono ed anche bene evidenti.