Quanto accaduto nel consiglio comunale di ieri a Battipaglia è un episodio di certo non inedito.
Al momento di discutere il punto numero cinque all’ordine del giorno, l’approvazione del Documento Unico di Programmazione, è venuto a mancare il numero legale, già risicato. Parte della maggioranza, cosa poi emulata anche dalla minoranza, ha abbandonato l’aula.
Di conseguenza, l’assise non poteva più continuare e il presidente Angelo Cappelli ha dunque sospeso i lavori, aggiornando il consiglio ad una successiva seduta che dovrà essere convocata a stretto giro. Il documento che non è stato approvato è fondamentale per la gestione di un ente pubblico quale il comune.
Il periodo strategico di riferimento è il 2021/2026 mentre l’esercizio si riferisce al bienno 2025 – 2027. Non è stato trattato neanche l’ultimo punto sull’individuazione delle modalità di gestione delle farmacie comunali, altro tema di sicuro interesse. Palese, dunque, che ci sia qualche problema in seno alla maggioranza, cosa tra l’altro anche ufficialmente dichiarata nell’intervento da parte del consigliere Vincenzo Clemente.
“Siamo aperti a qualsiasi collaborazione – dice – chiunque voglia sedersi al nostro tavolo è il benvenuto”. Insomma, una crisi c’è e il consiglio deserto di venerdì ne è prova tangibile, elemento rinforzato dagli accadimenti di ieri.
Da capire, adesso, se la maggioranza cercherà aiuto tra le opposizioni oppure se all’orizzonte c’è una concretizzazione della crisi che potrebbe portare a un terremoto fatale per l’esecutivo.
Potrebbe nascere un governo di salute pubblica che abbia dentro di sé anche una frangia dell’opposizione e c’è chi sostiene che possa essere il Partito Democratico ad andare in soccorso dell’amministrazione Francese, anche alla luce dei rinnovati rapporti d’amicizia tra la sindaca e il governo regionale targato Pd. I dem cittadini, in un comunicato, hanno allontanato l’ipotesi ma al momento tale manovra non sempre poi campata tanto in aria.