Continuano i licenziamenti della Deriblok.
«Esternalizzazione reparto, motivazione oggettiva». Si può riassumere così la lettera di licenziamento recapitata ad altri tre dipedenti della fabbrica battipagliese di materiale plastico.
Si chiude per gli operai Simone, Lucio e Luca un rapporto di lavoro molto lungo e si mette fine ad un contratto a tempo indeterminato. Salgono a quattordici, quindi, i dipendenti della Deriblok rimasti da un giorno all’altro senza lavoro. I tagli al personale sono cominciati nel 2019 e a nulla sono vali presidi permanenti davanti ai cancelli, proteste, interrogazioni, scioperi e stati di agitazione.
A nulla sono serviti gli interessamenti alla questione da parte del mondo della politica (locale, regionale e nazionale) come anche gli interventi della stampa. La fabbrica va avanti e continua sulla strada di un risparmio e di revisione dei costi interni, tutto ovviamente sulle spalle dei lavoratori. I dipendenti, in qualche caso ex, però non si arrendono e promettono battaglia alla dirigenza della realtà sita nella zona industriale di Battipaglia. Una guida al risparmio che secondo i licenziati non tange gli interinali, rimasti al loro posto.
Queste ultime decisione della fabbrica colpiscono i dipendenti che avevano maggiori tutele e maggiori certezze e in momenti come questo si aprono mondi e storie di vita vissuta, reale, quotidiana. C’è chi ha da poco acceso un mutuo, chi si ritrona una famiglia da portare avanti senza uno stipendio e chi ha necessità di un’occupazione fissa per vicende personali. Ferite aperte che certamente non fermano gli operai, ben decisi ad andare avanti e rivendicare i loro diritti. A rappresentarli in tribunale sarà l’avvocato Giancarlo Gargione che potrebbe puntare l’attenzione sul ricorso agli interinali, pratica che sembrerebbe essere poco chiara.