Nei mesi scorsi il Comune aveva fatto un ricorso al Capo dello Stato per annullare il finanziamento per l’ampliamento dello Stir. Decisione rinviata, successivamente, al Tar di Salerno. Martedì il Comune ha rinunciato alle misure cautelari (ossia alla eventuale sospensiva) che, tecnicamente, è la sospensione dell’efficacia dell’atto contro cui si ricorre (in questo caso il finanziamento regionale all’impianto) fino alla sentenza. “Dunque, se avessimo ottenuto una sospensiva – spiegano i membri del comitato- , i lavori non sarebbero partiti fino alla decisione finale del TAR. L’azione è di una gravità inaudita. Noi come Comitato, in rappresentanza dei diecimila che lo scorso novembre sono scesi in piazza per dire NO ai 100.000 chili di umido al giorno, esigiamo delle spiegazioni. Non vogliamo pensare che ci avete svenduto. Non vogliamo pensare che ci state prendendo in giro. Vogliamo chiarezza.