Pare essere una storia di malasanità quella raccontata da una donna di Giffoni Valle Piana per quanto accaduto alla figlia di tre anni presso l’ospedale di Battipaglia.
Claudia D’Alessio ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica in cui spiega la vicenda che ha vissuto insieme alla sua piccola, soggetto fragile ed allergico. Alessia, il nome della bambina, avrebbe dovuto ricevere una dose di vaccino per il morbillo.
La madre e la piccola si sono dunque recate al reparto di pediatria del Santa Maria della Speranza per l’iniezione che, alla luce dello stato di salute della bambina, si sarebbe dovuta tenere in un’area protetta.
“Un’area – fa sapere la signora – destinata a tutela dei soggetti fragili. Purtroppo di essa non vi era traccia. Le vaccinazioni venivano effettuate in un ambiente aperto, ove vi erano decine di bambini ammalati, genitori ed altre persone, altri bambini provenienti dal pronto soccorso, senza alcuna cautela e senza tutela per i pazienti fragili”.
Notata la mancanza, mamma Claudia si rivolge ai medici presenti ed al primario ricevendo, stando al racconto, risposte superficiali. Si reca, quindi, presso il presidio di polizia di stato. Gli agenti hanno identificato i medici e invitato la donna a presentare un esposto scritto.
Claudia D’Alessio non si dà per vinta e scrive alla Procura della Repubblica chiedendo che vengano disposti i dovuti accertamenti in relazione ai fatti valutando gli eventuali profili di responsabilità ed eventualmente di illecito penale degli stessi e adottare le misure previste e consentite dalla legge in ordine ai fatti così come sopra esposti.
La donna è rappresentata dal legale di Battipaglia Giuseppe Provenza che annuncia di voler andare fino in fondo alla questione per tutelare la sua assistita e la piccola.