A Battipaglia sull’inchiesta inerente i posteggi, Franco Falcone torna libero.
La misura cautelare degli arresti domiciliari, come scrive La Città, ai quali era sottoposto dall’ alba del 16 giugno scorso, è stata attenuata. Pertanto in capo al consigliere comunale sospeso, già presidente del consiglio, finito subito a processo all’ esito delle indagini sui posteggi fuori mercato, rimane solo l’ obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria.
Ieri i giudici del Secondo collegio della Seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, dinanzi ai quali dovrà presentarsi la settimana prossima per dare inizio al processo, hanno accolto l’ istanza presentata dagli avvocati Raffaele Francese e Andrea Castaldo.
Quindi dopo 125 giorni l’ imprenditore edile non è più agli arresti domiciliari, e potrà riprendere a lavorare. Però Franco Falcone rimane comunque fuori dall’ aula consiliare, la sospensione disposta dal prefetto Francesco Russo rimane vigente, trattandosi di un’ attenuazione della misura cautelare e non d’ una revoca. In consiglio rimarrà Francesca Napoli , che gli è subentrata all’ indomani del provvedimento prefettizio.
La priorità dell’ ex presidente del Consiglio comunale, invece, resta quella di difendersi dalle accuse mosse a suo riguardo nell’inchiesta sui posteggi con il pm Elena Cosentino , titolare delle indagini portate avanti con il supporto dei finanzieri di Battipaglia, agli ordini del tenente Agostino Fasulo, nei reati continuati secondo l’accusa d’ abuso d’ ufficio e di tentata concussione ai danni del titolare d’ una paninoteca ambulante che, a detta degli investigatori, avrebbe subito pressioni tese a liberare il posteggio di via Belvedere per lasciarlo al venditore che lo occupava prima di lui, nipote omonimo dell’ imprenditore edile.
Adesso la Cosentino dovrà decidere tra la richiesta di rinvio a giudizio e quella d’ archiviazione l’ultima parola spetterà al gup nel corso dell’udienza.