Il tribunale di Salerno ha emesso sette condanne nell’ambito dell’inchiesta sullo spaccio di droga e telefoni cellulari all’interno del carcere di Fuorni.
La pena più severa, pari a 14 anni, è stata inflitta all’agente penitenziario Francesco Giugliano, 58enne battipagliese, ritenuto al centro del sistema illecito.
Secondo l’accusa, tra l’estate 2022 e l’inizio del 2023 nel penitenziario era attiva una vera “piazza di spaccio”, gestita con il coinvolgimento di detenuti vicini al clan De Feo.
La compagna di Giugliano, Annamaria Russo, è stata condannata a 11 anni.
Complessivamente, le pene raggiungono quasi cinquanta anni di reclusione. Giugliano fu arrestato a Battipaglia dopo un lungo inseguimento.
Infatti, Giugliano e Russo furono protagonisti di una fuga rocambolesca iniziata al carcere di Fuorni e conclusa a Battipaglia.
Era il dicembre di due anni fa. Arrivato in carcere, Giugliano minacciò i colleghi e i finanzieri con una pistola. Giugliano vide i cani anti-droga all’ingresso del penitenziario e si sentì scoperto.
La Guardia di Finanza lo aveva intercettato mentre tentatava di introdurre droga in carcere. C’era il sospetto che i detenuti venissero approvvigionati di droga da un corriere. Giugliano aveva addosso 150 grammi di hashish.