La spiaggia inclusiva di Battipaglia diventa un caso.
Il Movimento Italiano Disabili, dopo la denunzia degli attivisti su questa rete, ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Salerno. Giovanni Esposito e Rocco Calenda, rispettivamente coordinatore regionale e vice del Movimento, scrivono dunque al procuratore chiedendo un intervento chiarificatore sulla vicenda.
«La finalità – scrivono – è quella di porre alla Vostra attenzione i fatti accaduti in un lido della litoranea di Battipaglia adibito dal comune stesso a lido accessibile per le persone con disabilità, affinché possano essere eseguiti gli opportuni accertamenti e valutare, alla luce di quanto accertato, la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti in relazione ai fatti dedotti. Abbiamo appreso attraverso la stampa l’inadeguatezza dei servizi igienici per i disabili privi di rampa di accesso e totalmente non conformi alle misure di larghezza delle carrozzine previste per legge, assenza di personale di assistenza per l’ingresso e l’uscita dalle acque marine alla battigia fin sotto l’ombrellone».
«Segnaliamo – aggiungono – la necessità dell’intervento della Pubblica Autorità per la pronta risoluzione della vicenda descritta per presenza di condotte che comunque compromettono il soddisfacimento dell’intero bisogno provinciale rispetto alla balneazione delle persone con disabilità. Per tutelare i soggetti con disabilità è da mesi che ci stiamo interessando di promuovere una campagna di promozione e di sensibilizzazione inerente al mare accessibile secondo le leggi regionali».
«Per tutto quando esposto – chiosa lo scritto – chiediamo che l’autorità voglia disporre gli opportuni accertamenti e adottare le misure previste e consentite dalla legge in ordine ai fatto esposti». La denunzia era arrivata da Angela Gorrasio, attivista disabile, e dalla signora Valitutto, madre di una donna diversamente abile. Oggi, l’interessamento della realtà associativa. Si attendono, quindi, le decisioni del tribunale. Il Mid ha nominato dal suo ufficio legale come suo difensore l’avvocato Cinzia Capone del foro di Benevento.