Si apre un nuovo orizzonte sulla scena politica di Battipaglia.
Dal congresso dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che si sono riuniti a Torino nei giorni scorsi, arriva con forza la volontà del governo nazionale, almeno da parte della componente leghista, di estendere il mandato dei primi cittadini ad un terzo mandato senza limite alcuno di popolazione.
Al momento, esso è stato abolito per i piccoli comuni mentre tra i 3mila e i 15mila c’è l’estensione al terzo. Matteo Salvini, e con lui numerosi alleati di centrodestra ma anche rivali politici di centrosinistra, punta ad ottenere il terzo mandato anche per le città. Ipotesi, questa, che riguarda molto da vicino proprio Battipaglia.
In città, maggioranza e minoranza, o forse è meglio dire minoranze, stanno lavorando per il dopo Francese. Ma se la volontà salviniana, condivisa da molti, dovesse diventare realtà non ci sarà alcun dopo Francese e nessuna eredità da raccogliere.
La prima cittadina, negli studi di Sud TV, ha confermato la volontà di ricandidarsi alla guida della città qualora potesse averne la possibilità. Negli ultimi mesi, era sempre più forte la voce di una sua candidatura alle prossime elezioni regionali in appoggio al presidente uscente Vincenzo De Luca, che correrà per il terzo mandato, ma questo nuovo scenario cambia le carte in tavola.
Cambiamenti in atto che interessano sia l’attuale maggioranza che le minoranze. Per chi amministra poche modifiche: la campagna elettorale sarà in continuità.
Chi è all’opposizione, invece, dovrà trovare la guida per sfidare nuovamente Cecilia Francese e ciò potrebbe essere da ingerenza tanto per le alleanze quanto per l’individuazione dei nomi che scenderanno in campo.
Al momento, l’unico certo è quello di Michele Gioia, esponente di Fratelli d’Italia, che potrebbe unire sotto di sé parte del centrodestra cittadino. Si voterà nel 2026, ma a Battipaglia la campagna elettorale è già cominciata.