“Questa bretella non s’ha da fare”. Parafrasando i Bravi di manzoniana memoria, sono le parole adatte per mettere fine all’ambizioso progetto di realizzare una strada che collegasse il Cilento, Agropoli nello specifico, con Eboli e dunque l’Autostrada A2.
Un sogno che portava la firma di Franco Alfieri, presidente della provincia di Salerno, dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento e sindaco di Capaccio Paestum, arrestato il 3 ottobre, prima in carcere poi ai domiciliari, ed oggi sospeso dalle cariche. Il Cipess, Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, ha infatti deciso di definanziare l’opera e cioè togliere i fondi per la realizzazione.
350 milioni di euro, a tanto ammontava il conto del progetto che vedeva la realizzazione di una vera e propria autostrada attraversare la Piana del Sele. Altri 50 milioni circa sarebbero stati spesi per progetti e altri accessori. Tutti fondi che sarebbero stati finanziati. Una parte era già arrivata nelle casse regionali: ben 7 milioni che adesso dovranno tornare indietro.
Motivazione? Molto semplice: secondo il Cipess, sono stati troppi i ritardi accumulati per la presentazione del progetto. Di certo tali ritardi non sono da imputare ai più recenti fatti di cronaca, ma a chissà quale causa. In ogni caso, la bretella non si farà: tanti i detrattori tra cui anche il viceministro Edmondo Cirielli che proprio a Battipaglia e ai nostri microfoni disse che non si sarebbe realizzata.
Quelle dichiarazioni vennero bollate come una semplice guerra di partito e campanilistiche, mentre la bretella veniva vista come l’opera che avrebbe cambiato le sorti dell’intera provincia come al Fondovalle Calore, l’Aversana e il sottopasso di Paestum. In un certo senso, a onor del vero, così è stato.