È stata archiviata la posizione di Maria Rosaria Picariello, ex assessore di Capaccio Paestum, ed arrestata in quello che è il secondo filone dell’inchiesta giudiziaria riguardante il Sistema Cilento.
Il giudice per le indagini preliminari di Salerno ha deciso di non procedere nei suoi riguardi “per infondatezza della notizia di reato”.
L’inchiesta è stata portata avanti dalla Dia e l’accusa nei suoi confronti era di essersi farla latrice di messaggi minatori da parte di Roberto Squecco, imprenditore già noto alle forze dell’ordine, nei confronti di Franco Alfieri, anch’egli noto e oggi ai domiciliari. Insomma, per la già politica nessun tipo di reato.
L’avvocato difensore Marco Nigro esprime soddisfazione: “Conclusa una vicenda dolorosa, ristabilita la verità”.
“Ricomincio da qui – dice Mariarosaria Picariello – ho dovuto mettere da parte ciò che per me era passione, servizio e impegno: la politica, l’amore per il mio territorio, il desiderio di costruire.
Ho scelto il silenzio, il rispetto, la fiducia nella giustizia. Oggi, posso dire di esserne uscita a testa alta. Questa vicenda mi ha tolto tanto, ma mi ha anche restituito qualcosa: la consapevolezza di chi sono”.
Un messaggio forte quello dell’ex assessore ma anche una dichiarazione sibillina: non è escluso, infatti, il suo ritorno sulla scena politica capaccese.
Tanti i messaggi arrivati da parte di quel mondo, in particolare dall’eurodeputato e segretario regionale di Forza Italia in Campania Fulvio Martusciello.