Il caso riguardante Enrico Coscioni, direttore del dipartimento di cardiochirurgia del ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno, si arricchisce di un nuovo capitolo.
Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il tribunale salernitano ha disposto il divieto di dimora nella città capoluogo di provincia per il medico. Coscioni era già stato sottoposto al divieto di esercizio della professione medica e delle attività ad essa inerenti dal 6 marzo scorso.
La decisioni partì dopo la morte di un paziente che era stato operato per la sostituzione di una valvola aortica.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura della Repubblica, Coscioni ha continuato a gestire il reparto di cardiochirurgia del nosocomio “impartendo – si legge nel dispositivo – disposizioni in ordine alla gestione dei pazienti, determinandone il ricovero dal pronto soccorso al reaprto da lui diretto, attivando medici e personale sanitario, fornendo consulenze a colleghi sulle terapie da eseguire sui pazienti e quindi esercitando la professione nonostante la misura interdittiva”.
Per tale motivo, è stato disposto l’allontanamento dalla struttura.