La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati ha concluso la missione a Salerno, svolta con lo scopo di condurre approfondimenti su alcuni temi d’inchiesta quali il dragaggio dei porti, i traffici illeciti di abiti usati, gli incendi negli impianti di trattamento e stoccaggio rifiuti. La delegazione ha effettuaot un sopralluogo al porto di Salerno, per un sopralluogo nelle aree dove dovrebbero svolgersi le attività di dragaggio dei fondali. Successivamente ha svolto una serie di audizioni con il comandante della Capitaneria di porto di Salerno Giuseppe Menna e il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centrale Pietro Spirito.
LE AUDIZIONI
Spirito ha riferito in merito alle attività di dragaggio del porto, che dovrebbe svolgersi tra il novembre e il marzo prossimi. L’audito ha riferito che lo scopo è aumentare la competitività del porto attraverso un aumento dei pescaggi, al momento compresi tra 6,70 a 11,80 metri, per consentire a imbarcazioni più grandi di entrare in porto. Secondo quanto riferito, il materiale di escavazione del dragaggio verrà reimmerso in mare in un’area a 8 miglia nautiche dalla costa, per un raggio di 2,5 miglia nautiche. Menna ha fornito informazioni sul lavoro della Capitaneria di porto nell’ambito dell’attività di dragaggio: la Capitaneria ha il compito di controllare che l’opera sia compatibile con la struttura portuale di riferimento e poi, durante l’esecuzione, che rispetti i requisiti di compatibilità ambientale. La Commissione ha inoltre audito il generale Roberto Angius, Capo di stato maggiore del comando Forze operative Sud dell’Esercito sul tema degli incendi negli impianti di trattamento e stoccaggio rifiuti. Angius ha riferito in merito alle attività dell’operazione «Terra dei fuochi» nelle province di Napoli e Caserta, che vede impegnati sul territorio 255 uomini per il contrasto ai reati ambientali, con particolare attenzione a roghi e sversamento illecito di rifiuti. Secondo i dati comunicati, nel primo semestre 2019 sono stati sequestrati 129 veicoli e denunciate 89 persone. Angius ha inoltre spiegato che, a seguito di provvedimenti governativi, negli ultimi mesi il presidio degli impianti è diventato prevalente rispetto al controllo dinamico del territorio. Secondo quanto riferito dall’audito, il presidio dinamico del territorio consente di massimizzare gli sforzi operativi rispetto a quello statico. Sul tema dei traffici illeciti di abiti usati, la Commissione ha audito il procuratore capo di Nola Annamaria Lucchetta e il sostituto procuratore Antonella Vitagliano. I due magistrati hanno riferito in merito al sito di Cercola posto sotto sequestro, dove sono stoccati grandi quantità di scarti di selezione di indumenti usati. Secondo quanto dichiarato, a seguito del sequestro sono adesso in corso attività investigative. Sul tema degli indumenti usati la Commissione ha audito anche Roberto Parisi, conservatore del Registro imprese della Camera di commercio di Napoli. Parisi ha fornito alcuni dati in merito al tessuto imprenditoriale nel settore: secondo quanto riferito, nella commercializzazione di abiti usati risultano attive 92 imprese in provincia di Napoli e 146 in Campania.
“Questa missione ha rappresentato un’utile occasione di indagine su alcuni nostri temi d’inchiesta. Sui dragaggi dei porti, stiamo acquisendo gli atti per approfondire e verificare le informazioni acquisite in audizione. Sul tema degli indumenti usati, con i sopralluoghi di questi giorni abbiamo visto in prima persona luoghi e fenomeni significativi: adesso il lavoro continua”, dichiara il presidente della Commissione Ecomafie Stefano Vignaroli.