Alla luce degli scenari attuali del settore automotive, il 24 giugno si è tenuto un incontro in Confindustria Salerno tra le OO.SS. territoriali e la Cooper Standard Automotive di Battipaglia per un aggiornamento sulla situazione aziendale. L’azienda comunica che il sito di Battipaglia è interessato da un brusco calo di commesse con diminuzioni che raggiungono in alcuni casi il 40%; inoltre, per i prossimi mesi sono previste fermate consistenti degli stabilimenti del Gruppo Stellantis. Tale situazione di incertezza, accompagnata da una visione produttiva al ribasso per i prossimi mesi, mette in apprensione gli oltre 400 lavoratori. L’azienda comunica che la condizione attuale determina la necessità di ridurre di 50 unità la forza lavoro in somministrazione entro luglio. Le OO.SS. contestano la decisione aziendale di risolvere i rapporti di lavoro evidenziando la necessità di salvaguardare tali posizioni, di cui il 24% ha un contratto a tempo determinato, mentre il 76% ha un contratto in staff leasing. Si ritiene che la decisione di licenziare i lavoratori, moltissimi giovani sui quali l’azienda ha investito negli anni per favorire un graduale ricambio generazionale, si inserisce in un contesto di mancata visibilità e di un piano industriale poco chiaro e insoddisfacente rispetto alle necessità del sito. La crisi della Cooper di Battipaglia, parte di un contesto più ampio che sta colpendo il settore dei componenti, oltre ad essere alimentata dalle non condivisibili scelte strategiche del Gruppo Stellantis, è anche generata della volontà del Gruppo Cooper di ridurre le produzioni in Italia a vantaggio di paesi più concorrenziali dal punto di vista dei costi; infatti, anche nella riunione di ieri, l’azienda ha confermato la volontà del gruppo di trasferire la produzione delle “guarnizioni” Ducato in Serbia e conferma la propria politica industriale che tende a ripartire parte delle nuove commesse verso la Serbia e relative alla fornitura di componenti destinati alle auto prodotte negli stabilimenti Stellantis Italiani.
La debolezza delle prospettive aziendali, la dispersione di professionalità giovani, il trasferimento di altre produzioni e di impianti oltre alla mancata saturazione dello stabilimento, confermano quanto l’intero sito produttivo si trovi in una condizione di forte rischio. Vista la condizione attuale e le inevitabili conseguenze negative determinanti dal perdurare della politica di impoverimento produttivo portata avanti dal gruppo, le OO.SS. dichiarano lo stato di agitazione a tempo indeterminato dei lavoratori fino alla presentazione di un nuovo piano industriale che possa garantire certezze occupazionali e produttive per i prossimi anni. Il giorno 5 luglio si terrà l’assemblea generale in azienda. Si invita l’azienda a sospendere ogni altro trasferimento di attività produttive e di impianti, oltre che a interrompere i licenziamenti. Il destino degli oltre 400 addetti potrà trovare soluzione solo attraverso un cambio radicale e rapido delle scelte industriali del gruppo. La necessità di nuove produzioni e le richieste delle OO.SS. saranno sostenute dalla mobilitazione generale dei lavoratori della CSA e degli addetti operanti nell’indotto dei servizi.
COMUNICATO STAMPA FILCTEM Antonio D’Amato FEMCA Gerardo Giliberti UILTEC Alessandro AntoniellO
LA RSU Filctem – Femca – Uiltec