Cronaca

Coronavirus, sette nuovi casi positivi in Campania

By Sud Tv

March 05, 2020

90 tamponi analizzati di cui 7 positivi al Coronavirus.

È quanto reso noto dalla task force della Protezione civile della Regione Campania, che ha comunicato i dati raccolti ieri dal centro di riferimento dell’ospedale Cotugno. Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

Seconda positività, intanto, nel giro di poche ore ad Agropoli, dove è stata contagiata un’estetista che era stata in contatto con l’insegnante risultata positiva dopo essere tornata da Parma. La donna, che aspetta anche un bambino, è in buone condizioni di salute ed ha già provveduto a comunicare i nominativi delle persone con le quali è stata in contatto negli ultimi giorni. Sulla questione è intervenuto il sindaco Adamo Coppola, che ha lanciato un appello alla calma ai cittadini.

CORONAVIRUS CAMPANIA, CIRIELLI (FDI): “PERCHE’ DE LUCA NON AUMENTA I POSTI DI TERAPIA INTENSIVA?”

“I contagi di Coronavirus aumentano, le scuole vengono chiuse e dal governatore De Luca ancora nessuna parola su come intenda incrementare i posti letto nei reparti di Terapia Intensiva negli ospedali campani. E’ sconcertante”. Lo dichiara il Questore della Camera Edmondo Cirielli (FdI): “Mi domando cosa stia aspettando visto che anche il Governo nazionale sta spingendo con forza in questa direzione. Perché non interviene? Stanzi subito i fondi necessari per affrontare in maniera adeguata e tempestiva l’emergenza sanitaria che, con il trascorrere delle ore, si sta acuendo anche in Campania. Le altre regioni lo stanno già facendo. Bisogna – spiega – dare un segnale forte per garantire un servizio di assistenza sanitaria efficiente in grado di salvaguardare, prima di ogni altra cosa, la salute dei nostri concittadini. De Luca non perda altro tempo, intervenga subito, prima che sia troppo tardi” conclude Cirielli.

PIERO DE LUCA (PD): “CHIUSURA SCUOLE PROVVEDIMENTO RAGIONEVOLE”

“Lo sviluppo dell’emergenza Coronavirus ha indotto il Governo a stabilire la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio nazionale fino al 15 marzo. Si tratta di una misura ragionevole, di buon senso e necessaria per tutelare la salute degli studenti e delle famiglie, alla luce delle evidenze fornite dal comitato tecnico scientifico e delle indicazioni dell’istituto Superiore di Sanità” Cosi’ il deputato Piero De Luca in una nota alla stampa. “Ora, come il Governo stesso ha già sottolineato, è necessario mettere in campo subito azioni coordinate di sostegno alle famiglie adottando misure, quali ad esempio un congedo parentale ad hoc, in grado di giustificare le assenze dal lavoro di uno dei due genitori per accudire i figli minorenni”.

CORONAVIRUS: COLDIRETTI, ITALIA SPAVENTA TIR, SOS EXPORT

Il Made in Italy agroalimentare resta a terra con il coronavirus che spaventa gli autotrasportatori stranieri che non vogliono entrare in Italia per paura del virus e per timore di restare bloccati sul territorio nazionale dalle misure anti Covid-19. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti sulle conseguenze della diffusione del Coronavirus sul trasporto all’estero delle merci in particolare per quelle deperibili. Una preoccupazione determinata dal crescente numero di Paesi che mette vincoli sanitari ai propri cittadini che viaggiano in Italia. La Romania – sottolinea la Coldiretti – impone la quarantena ai suoi cittadini provenienti da Lombardia e Veneto ma misure restrittive sono state previste anche dalle autorità sanitarie polacche che raccomandano di adottare l’auto-monitoraggio mentre la Bulgaria chiede a tutti i passeggeri provenienti da tutte le Regioni italiane (sintomatici ed asintomatici) di compilare al rientro un questionario, in presenza di un ispettore sanitario con l’invito ad osservare una quarantena al proprio domicilio nel Paese. In un paese come l’Italia dove l’88 per cento dei trasporti commerciali avviene su gomma – precisa la Coldiretti – la paura che blocca i Tir rischia di paralizzare l’intera filiera agroalimentare che vale il 25% del Pil nazionale, offre lavoro a oltre 3,8 milioni di persone e che nel 2019 ha fatto segnare uno storico record delle esportazioni con 44,6 miliardi di euro con il vino che è il prodotto italiano più venduto al mondo. Un rischio amplificato dagli effetti recessivi dell’emergenza sanitaria coronavirus con i vincoli ai trasporti per cercare di contenere il contagio che – sottolinea la Coldiretti – si stanno riflettendo anche sulla logistica delle merci con incertezze e ritardi che impattano sugli scambi commerciali. A pesare – precisa la Coldiretti – sono anche i limiti agli spostamenti dei cittadini che cambiano le abitudini di consumo soprattutto fuori casa con un brusco freno della domanda internazionale. Una situazione che cala in un contesto come quello italiano dove – continua Coldiretti – mancano trasporti efficienti sulla linea ferroviaria e snodi aeroportuali per le merci o visto che la densità delle nostre infrastrutture è più bassa rispetto ad altri Paesi: basti pensare che ogni 100 km quadrati abbiamo 5,5 chilometri di ferrovie contro gli 11 della Germania. Lo shock provocato dall’emergenza coronavirus aggrava un deficit logistico che è necessario recuperare investendo e sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo” ha concluso il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “l’importanza di sostenere l’export nazionale che in molti settori dell’agroalimentare come il vino supera addirittura in valore i consumi interni “. Per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale la Coldiretti ha avviato la prima campagna #MangiaItaliano in Italia e all’estero per salvare la reputazione del Made in Italy, difendere il territorio, l’economia e il lavoro e far conoscere i primati della più grande ricchezza, del Paese, quella enogastronomica. In alcuni Paesi – denuncia la Coldiretti – vengono addirittura chieste insensate certificazioni sanitarie e rassicurazioni aggiuntive ma ci sono state anche assurde disdette per forniture alimentari provenienti da tutta la Penisola sotto la spinta di una diffidenza spesso alimentata ad arte con fake news dalla concorrenza e ora cominciano addirittura ad essere disertati i ristoranti italiani.

APPELLO DI DPA: L’ITALIA SI IMPEGNI PER IL BANDO DEI MERCATI ANIMALI INSALUBRI E VIOLENTI.

“I mercati con animali selvatici e domestici vanno banditi a livello mondiale e, in questo, ci aspettiamo un importante impegno anche da parte dell’organizzazione mondiale della sanità OMS” dichiara Ilaria Ferri, direttore scientifico di Dpa, che aggiunge: “Ci appelliamo anche al Governo italiano affinché si faccia portavoce di questa improcrastinabile istanza con una campagna per il bando internazionale di questi mercati che rappresentano la causa di questo virus. Il SARS CoV-2 come gli altri virus responsabili delle epidemie degli ultimi 20 anni, ha svolto perfettamente il suo ruolo -facendo il salto di specie dagli animali selvatici all’uomo e dall’uomo ad altri uomini (zoonosi)- ma ricordiamoci bene che se tutto questo é potuto accadere è solo ed esclusivamente per responsabilità, o meglio, irresponsabilità umana e perché continuiamo ad ignorare che lottare per i diritti animali significa anche lottare per il diritto alla tutela della salute pubblica internazionale. Non parlare e non agire sulle cause del virus é gravemente irresponsabile. Se nessun animale selvatico fosse costretto in una piccola e lurida gabbia, ammassato con altre specie animali selvatiche e domestiche in mercati in cui la macellazione avviene sul luogo e senza alcun controllo sanitario, i virus che hanno causato milioni di morti negli ultimi 20 anni e si sono diffusi ovunque, non sarebbero mai esistiti. Quindi questo ennesimo episodio deve farci riflettere su come lo sfruttamento animale sia un terribile e macroscopico errore che mette a rischio anche le vite umane e, per questo è fondamentale agire subito per fermare la causa di questa ed altre epidemie”.