Sul delitto di Agropoli ci sono sostanziali novità.
Esse arrivano dall’autopsia sui corpi effettuata nel pomeriggio di ieri dall’anatomopatologo Adamo Maiese presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania. Annalisa Rizzo, di 43 anni, ha riportato ben dieci coltellate di cui una fatale alla giugulare. Il marito, Vincenzo Carnicelli di 64, un taglio profondo, anch’esso al collo, e altrettanto fatale.
I due corpi, lui su di lei, erano nella camera della figlia che al momento dormiva nella camera da letto della madre, ove era solita coricarsi dato che il padre dormiva sul divano.
La donna era vestita elegante perché, probabilmente, di rientro da una serata fuori mentre l’uomo in pigiama. Nello stomaco, però, i due avevano lo stesso tipo di cibo non digerito. Il fatto sarebbe avvenuto nella nottata tra domenica e lunedì, probabilmente al culmine di una lite.
Le due piste attualmente in essere, dato che gli inquirenti non escludono nulla, sono quella del femminicidio a cui ha fatto seguito il suicidio dell’uomo, ma anche quella di una colluttazione tra i due coniugi durante la quale lui ha ferito lei e lei, in estrema difesa, ha fatto altrettanto con lui.
Vincenzo Carnicelli avrebbe usato un coltellaccio da cucina, luogo della casa dove sarebbero iniziati alterco e aggressione, Annalisa Rizzo un taglierino, forse recuperato tra la cancelleria usata dalla figlia per le attività scolastiche.
Maggiori dettagli, e soprattutto certezze, si avranno nei prossimi giorni. Terminati gli esami autoptici, sono state disposte le esequie. I funerli di lui si terranno domani, giovedì, alle 10.00. Il rito funebre di Annalisa si terrà venerdì alle 15.00. Entrambi saranno officiati presso la chiesa della Madonna delle Gazie.
Nel frattempo, la 13enne figlia della coppia ha lasciato un sfogo sui social nel quale chiede silenzio e rispetto, parlando del padre come una persona buona che mai aveva dato segnali capaci di far pensare al triste esito.