Il capogruppo di Forza Italia, Damiano Cardiello, replica alle parole del sindaco e accusa: “Sistema di videosorveglianza con evidenti anomalie. Cariello smentito dai fatti.”
Il tema è quello ben noto del furto avvenuto nei giorni scorsi nell’ufficio anagrafe.
L’accaduto ha scatenato molte polemiche ed un botta e risposta piccato fra maggioranza ed opposizione sulla questione videosorveglianza.
Di qui l’intervento di Cardiello:
“A seguito delle dichiarazioni di Cariello era mio dovere recarmi stamani presso il Comando Polizia Locale per capire e rendermi conto di persona di come e se funzionano correttamente le telecamere posizionate in Città. Le anomalie, sin da subito evidenti e che andrebbero risolte per permettere a chi opera un pronto intervento sono le seguenti: 1) Non tutti i server funzionano correttamente 2) Non tutte le telecamere sono attive 3) Il segnale di connessione è debole e influisce sulla visione costante delle immagini 4) La Polizia Locale non ha una pronta registrazione delle immagini presso il proprio comando ma deve necessariamente rivolgersi alla sede centrale per visionare i filmati. 5) La Zona a traffico limitato nel centro storico non è attiva. Appare dunque evidente che le rassicurazioni del maldestro “pifferaio” sono state smentite dai fatti, nonostante migliaia di soldi pubblici vengano spesi per garantire la manutenzione degli apparati”.
“A tal proposito – aggiunge Cardiello – invierò una richiesta di relazione tecnica al Comandante della Polizia Locale per approfondire il tutto e capire ancora meglio le motivazioni di questi continui disservizi. Basti pensare che nel solo ultimo anno, troppi sono stati gli eventi negativi che hanno segnato questo sistema, come ad esempio il ritrovamento di un proiettile in aula consiliare in data 21 dicembre 2018 oppure il bancomat scassinato nella notte del 29 giugno 2018. Con un sistema perfettamente funzionante, i responsabili sarebbero stati immediatamente identificati. Cariello anzichè raccontare mezze verità faccia i conti con la realtà dei fatti.”