Imponente operazione ad Eboli nella notte. I carabinieri della locale compagnia, coadiuvati dal comando provinciale e dai colleghi di Padova, Montella e Torre del Greco hanno sgominato una banda dedita a delitti in materia di immigrazione.
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Sono sedici le misure cautelari per reati a vario titolo tra cui associazione a delinquere fnalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti tra cui l’immigrazione, falsi, devastazione e incendio nonché ulteriori reati in danno di compagnie assicurative. Le accuse del Giudice per le indagini preliminari mettono in luce l’illecita attività operante nella Piana del Sele.
Mediante datori di lavoro e centri di assistenza per l’impiego compiacenti, gli accusati avrebbero prodotto e presentato documentazione falsa utile a favorire, attraverso il decreto flussi ed emersione dal lavoro irregolare 2020, l’ingresso e la permanenza illegale su suolo nazionale di cittadini extracomunitari. Nello specifico, sono state rilevate 240 pratiche relative all’anno 2020 tutte finalizzate a permessi.
L’organizzazione, sempre secondo la tesi accusatoria, pretendeva circa 3mila euro dal migrante per l’avvio delle pratiche. Nel 2020, poi, due degli indagati avrebbero incendiato un’abitazione a Postiglione al fine di percepire il risarcimento dell’assicurazione, premio che ammontava a circa un milione e mezzo.
In carcere sono andati Antonio Della Corte e Ferdous Howlader, cittadino del Bangladesh, ai domiciali Roberto De Cesare, Damiano Druella, Giovanna Pesticcio, Giuseppe Fabbiano, Vito Melillo, Carmine Memoli, Giovanna Castrignano, Raffaele Corbisiero, Cosimo La brocca, Vito Della Corte e Vito Perticcio. Divieto di dimora per Bruno Ferracane, Anna Magliano e Bruno Scarparo.