Quattro indagati per la morte di Rolando Scotillo, il dirigente sindacalista della Fisi, infermiere presso il reparto di urologia dell’ospedale di Eboli stroncato da un infarto nella notte tra sabato e domenica al pronto soccorso dell’ospedale di Eboli.
Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Carlo Rinaldi, sono scattate in seguito alla denuncia dei familiari della vittima rappresentati dall’avvocato Antonio Boffa ed hanno registrato una svolta nelle ultime ore quando i carabinieri, agli ordini del capitano Emanuele Tanzilli, hanno notificato quattro avvisi di garanzia.
Sul registro degli indagati sono finiti i due medici dell’Asl giunti dalla guardia medica al rione Paterno presso la casa del sindacalista colto da malore, assistiti dagli avvocati Costantino Cardiello e Isaia Rosato, e i due operatori del 118, che hanno coordinato i soccorsi, difesi dagli avvocati Isaia Rosato e Mary Buono.
Sotto la lente di ingrandimento della Procura ci sono i tempi dell’intervento e l’adeguatezza dei soccorsi.
Nella denuncia sporta dai familiari della vittima, si chiede di indagare proprio sulle modalità dei soccorsi arrivati ben 20 minuti dopo la richiesta di aiuto e prestati, in base a quanto sostenuto dalla famiglia, senza medico e senza macchinari salvavita sufficienti, primo tra tutti il defibrillatore.