Sulla questione dell’ospedale di Eboli dice la sua il consigliere regionale Aurelio Tommasetti.
“La sanità deluchiana è solo un taglio del nastro”. Questo il commento sul caso delle nuove sale operatorie all’ospedale di Eboli, inaugurate lo scorso weekend ma non ancora entrate in funzione.
“In prima fila c’era proprio il presidente De Luca che ormai ci ha abituati a queste recite – afferma Tommasetti – Un evento in pompa magna ma ora possiamo dire che era solo fumo negli occhi. In ritardo di due anni sui tempi previsti, viene ripetuto da giorni che le sale operatorie sono pronte, tuttavia ancora non si sa quanto tempo ci vorrà affinché possano finalmente entrare in funzione.
Senza contare che, stando a quanto si apprende dai giornali, la corsa per l’inaugurazione di nuovi locali ha creato problemi con la riorganizzazione e lo spostamento di alcuni reparti. Insomma, tutto in fretta e furia ma di concreto per ora c’è ben poco”.
Il consigliere regionale coglie l’occasione per richiamare gli ultimi, allarmanti numeri della sanità in Campania: “Mi riferisco al Rapporto Benessere equo e sostenibile dell’Istat relativo al 2023.
Per i servizi socio-sanitari e socio-assistenziali la nostra regione si distingue ancora una volta in negativo. Con 19,5 posti letto negli ospedali ogni 10mila abitanti siamo ultimi in Italia, con addirittura un 70% in meno rispetto al dato italiano”.
Il caso Eboli, insiste Tommasetti, non è isolato: “Assistiamo a questi show da dieci anni ma i cittadini sono stanchi delle prese in giro.
In particolare nella Piana del Sele, dove la loro pazienza è già stata messa a dura prova dal maxi progetto (per ora bloccato dal Tar) del nuovo ospedale di Battipaglia e il futuro incerto proprio del presidio di Eboli, al di là delle inaugurazioni di facciata”.