Sul voto alle prossime Provinciali, è scoppiato il caso Clemente e della foto alla scheda.
Tutto è accaduto ieri, quando il senatore Antonio Iannone è intervenuto con un comunicato ufficiale nel quale annunciava interrogazione al ministro Piantedosi sulla registrazione nella quale sarebbe palese la voce del consigliere di Battipaglia Vincenzo Clemente che chiede prova dell’espressione di voto.
Il parlamentare fa nome e cognome, punta il dito contro il consigliere uscente di Palazzo Sant’Agostino ricandidato con “Uniti per la Provincia”, lista del consigliere regionale Corrado Matera. Dopo le tanti voci che si rincorrevano, nessuna delle quali ha ufficialmente detto quel nome, è lo stesso Clemente a intervenire. Quasi una excusatio non petita la sua: «La condotta che mi si addebita ha “svegliato” il Sen. Antonio Iannone – dice – nel prendere le distanze da un simile comportamento che considero assolutamente censurabile, effettuerò ogni necessaria verifica al fine di riscontrare la genuinità del documento e la riferibilità alla mia persona, nonché il contenuto, il senso ed il tono della frase a me addebitata».
Clemente, poi, annuncia che ricorrerà alle vie legali per tutelare la propria immagine. Nel frattempo, c’è già chi chiede che Corrado Matera intervenga nel merito per accertare le colpe ed eventualmente intervenire. Se queste sono le premesse, le elezioni provinciali, le ultime di secondo livello, si preannunciano molto interessanti sotto vari punti di vista, capaci addirittura di nascondere il risvolto politico.