Sul rinvio al Tar della questione compostaggio interviene con toni duri il portavoce del comitato Battipaglia dice NO Cucco Petrone. “Di male in peggio – scrive in una nota – il nostro Comune sulla vicenda “ampliamento dello STIR”. Di male in peggio. L’unico atto che avevamo fatto, come Comune, era il ricorso al Capo dello Stato (vi ricordate i nostri cartelli “Dove sta il ricorso?”). Benissimo: come Comune chiedevamo di annullare il finanziamento all’impianto. Il ricorso era stato rinviato al TAR di Salerno. Si poteva (forse) sperare anche in una sospensiva da parte del TAR: se il TAR avesse – in via cautelare – sospeso l’atto amministrativo (il finanziamento regionale all’impianto) avremmo bloccato tutto. Benissimo. L’altro ieri (23 gennaio) il nostro Comune ha presentato UNA RINUNZIA ALLA MISURA CAUTELARE. Cioè abbiamo chiesto al TAR di non dichiarare – eventualmente – una sospensiva del finanziamento. Delle due l’una: o l’avvocato Lullo ha agito spontaneamente e allora spieghi il perché ai cittadini e all’amministrazione oppure ha concertato questa decisione con l’amministrazione. E in tal caso sia l’amministrazione a spiegare il suo comportamento. IN OGNI CASO LA DECISIONE E’ GRAVISSIMA. AVEVAMO FATTO UN SOLO ATTO PER CONTRASTARE I 100.000 CHILI DI UMIDO AL GIORNO CHE CI ASPETTANO PER QUEST’ANNO. E ADESSO ABBIAMO “SMONTATO” ANCHE QUEST’ATTO RINUNZIANDO AD UNA ISTANZA CAUTELARE. Nascondono le Conferenze dei Servizi, smontano i ricorsi contro la Regione: ormai il giochino è fin troppo evidente. CI STATE SVENDENDO – conclude Petrone – PER UN PIATTO DI LENTICCHIE.