Cronaca

Laviano, truffa 110: cassazione annulla sequestro preventivo di conti correnti e immobili

By Sud Tv

August 28, 2025

Laviano. Ordinanza di sequestro preventivo di conti correnti e immobili annullata e caso rinviato a nuovo giudizio dinanzi al Tribunale di Matera. È quanto disposto nella sentenza n. 1260/2025 emessa dai giudici della Corte di Cassazione — i magistrati Andrea Pellegrino, Marco Maria Alma, Maria Daniela Borsellino, Sandra Recchione e Alessandro Leopizzi — in merito al ricorso presentato dalla società Efficient Building S.p.A., da Giuseppe Frieri, quale procuratore speciale della società cooperativa Polis Mathera, e da Omar Berto, tecnico asseveratore dei lavori di riqualificazione energetica.

I tre, insieme ad altri indagati, sono accusati, a vario titolo, di concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato per i lavori di riqualificazione energetica con il Superbonus 110% nel villaggio “antistress” del Comune di Laviano. La vicenda riguarda l’ordinanza del GIP del Tribunale di Matera che, nell’aprile 2025, aveva confermato e disposto il sequestro preventivo di immobili e conti correnti degli indagati per un valore di circa 40 milioni di euro. I sequestri erano stati disposti nei confronti di due società — la Efficient Building S.p.A. e la cooperativa Polis Mathera — e di otto persone fisiche, tra cui l’ex sindaco di Laviano e responsabile dell’area tecnica all’edilizia privata e pubblica della cittadina dell’Alta Valle del Sele, Oscar Imbriaco.

Gli indagati sono finiti a processo dinanzi al Tribunale di Matera nell’ambito della maxi inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Salerno. Nel 2023, tredici soggetti, tra persone fisiche e società, furono accusati di truffa ai danni dello Stato, con riferimento alle agevolazioni fiscali previste dal Superbonus 110% per i lavori di efficientamento energetico e riqualificazione del villaggio antistress di Laviano.

La vicenda giudiziaria ha avuto origine da un’indagine avviata nel 2023, quando la Guardia di Finanza di Salerno scoprì che la società appaltatrice e general contractor Efficient Building S.p.A. e la società committente dei lavori Polis Mathera Società Cooperativa avevano simulato l’esecuzione di lavori mai iniziati o mai conclusi su immobili privati, finalizzati alla riqualificazione energetica e antisismica del villaggio antistress, di proprietà del Comune di Laviano. L’obiettivo, secondo l’accusa, era quello di ottenere crediti d’imposta rientranti nel fondo del Superbonus 110% per un importo complessivo di circa 40 milioni di euro.

Una vera e propria truffa ai danni dello Stato — secondo quanto ipotizzato dalle Fiamme Gialle, dalla Procura di Salerno e successivamente da quella di Matera — per la quale il GIP lucano aveva disposto il rinvio a giudizio degli otto indagati. Il sistema fraudolento, secondo i giudici, si sarebbe basato sulla dichiarazione di falsi crediti d’imposta in capo alla società committente, successivamente ceduti mediante sconto in fattura alla società appaltatrice, per lavori mai eseguiti sulle 300 unità abitative prefabbricate. In realtà, l’effettiva esecuzione dei lavori avrebbe riguardato solo 13 unità abitative, nonostante fosse stata asseverata l’esecuzione per un importo prossimo ai 39 milioni di euro.

La truffa, quindi, sarebbe stata messa in atto attraverso l’affidamento fittizio di lavori, utilizzando artifizi e raggiri finalizzati a ottenere, mediante documentazione contabile, tecnica e progettuale falsa, e indicando immobili comunali inesistenti, il conseguimento fraudolento di circa 40 milioni di euro di bonus fiscale da parte dello Stato.

È per questo valore che il GIP aveva disposto l’ordinanza di sequestro preventivo di immobili e conti correnti nei confronti degli imputati. Tuttavia, la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dai legali dei tre ricorrenti, ha annullato l’ordinanza di sequestro e rinviato gli atti a una nuova valutazione da parte dei magistrati di Matera.

Una decisione che lascia ben sperare gli imputati, i quali, nei prossimi mesi, dovranno comunque affrontare il processo penale che li vedrà comparire dinanzi ai giudici. Tra questi anche l’allora sindaco di Laviano, Oscar Imbriaco, tutti accusati, a vario titolo, di truffa aggravata ai danni dello Stato.

[di Mariateresa Conte]