Cronaca

Laviano, truffa superbonus: tribunale di Matera annulla decreto sequestro preventivo per gli imputati

By Sud Tv

December 12, 2025

Laviano (SA) – Annullato il sequestro preventivo da circa 40 milioni di euro.È quanto deciso dal collegio dei magistrati della sezione penale del Tribunale di Matera, composto dai giudici Valerio Giovanni Antonio Sasso, Domenico Colucci e Giuseppe Di Giuseppe, che ha disposto l’annullamento del decreto di sequestro di beni, conti correnti e denaro ai fini della confisca.

[di Mariateresa Conte]

Il provvedimento riguardava l’ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato nell’ambito dei lavori di riqualificazione energetica finanziati con il Superbonus 110% per il villaggio antistress del Comune di Laviano, per un valore complessivo di circa 40 milioni di euro.

Il sequestro coinvolgeva due società, la Polis Mathera Società Cooperativa e la Efficient Building Spa, e otto indagati, tra cui l’ex sindaco di Laviano, Oscar Imbriaco. L’ordinanza era già stata annullata e rinviata al Tribunale di Matera dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 1260/2025, che aveva rimesso la decisione ai giudici lucani.

Accogliendo le indicazioni degli ermellini, il Tribunale di Matera ha quindi disposto il dissequestro e la restituzione di beni, immobili, denaro e conti correnti nella disponibilità degli imputati.

La vicenda trae origine da una maxi inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno, avviata nel 2023, che aveva portato a processo 13 soggetti tra persone fisiche e società, accusati a vario titolo di truffa sulle agevolazioni fiscali del Superbonus 110%.

Secondo le indagini della Guardia di Finanza di Salerno, la società appaltatrice Efficient Building Spa e la società committente Polis Mathera avrebbero simulato l’esecuzione di lavori mai realizzati o mai completati, ottenendo crediti d’imposta per interventi di efficientamento energetico e antisismico.

In particolare, a fronte di 300 unità abitative prefabbricate, i lavori avrebbero interessato solo 13 unità, pur essendo state asseverate opere per quasi 39 milioni di euro, attraverso documentazione tecnica, progettuale e contabile ritenuta falsa, indicando anche immobili comunali inesistenti.

Per tali ipotesi accusatorie, il GIP aveva disposto il sequestro preventivo di immobili e conti correnti. Tuttavia, la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso delle società, aveva rinviato la decisione al Tribunale di Matera, che nelle scorse ore ha annullato il decreto di sequestro e disposto la restituzione dei beni.

Infine, anche l’ex sindaco Oscar Imbriaco, all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio tecnico comunale e successivamente dimessosi, tramite il suo difensore di fiducia, l’avvocato cassazionista Francesco Marciello, ha presentato richiesta di immediato dissequestro e restituzione dei beni oggetto del provvedimento annullato.