Il maltempo sul territorio si fa sentire.
Agropoli viene ancora funestata da pioggia e vento: nella mattinata di ieri, si è verifictao uno smottamento di un muro di contenimento che fungeva da argine al ruscello Cupa in via Madonna del Carmine. Il crollo del muro ha lesionato gravemente le fondamenta di un’abitazione, i cui abitanti sono stati costretti all’evacuazione. Rimane il pericolo di crollo.
In località Marrota, invece, non c’è pace per il Pala Impastato, struttura che evidentemente non rientra e non rientrava tra le priorità dell’amministrazione agropolese. Abbandonato da tempo, vittima di vandali e lesionato in più punti, il palazzetto porta il nome di Peppino Impastato, giornalista ucciso dalla mafia, ma nemmeno tale retaggio era importante per Palazzo di Città. Adesso, il vento ha risolto il problema, scoperchiando del tutto il rivestimento. Cronaca di una morte annunciata.
A Borgo Carillia, la piena del fiume Calore ha reso necessaria la chiusura del ponte per questione di sicurezza e per mera prevenzione. Il livello del corso d’acqua è stato monitorato dalle squadre di Protezione Civile ma non ha causato situazioni di pericolo. A pagar dazio, in maniera più concreta, l’Agro e il Vallo di Diano.
Qui, fiumi e torrenti sono esondati mettendo a rischio numerose abitazioni. A Sala Consilina, gli argini del Tanagro non hanno retto e i Vigili del Fuoco giunti sul posto hanno dovuto evacuare diverse famiglie. Le piogge, nella notte, si sono man mano affievolite e già da stamattina la situazione è andata migliorando. L’allerta meteo rimane, ma il peggio è finalmente passato.