Nell’ultimo Open day, ha destato particolare interesse la musica proveniente da una tastiera all’ingresso dell’istituto Enrico Mattei di Eboli suonata da Mano e il dinamismo e la fluidità del piccolo robot Nao.
In realtà la spiegazione è nella creatività, nell’entusiasmo e nelle competenze di alunni e docenti ma soprattutto nell’idea di realizzare in modo trasversale delle nuove tecnologie in grado di compensare le diversità e migliorare la vita ai diversamente abili ed agli anziani. Un progetto trasversale che mette insieme gli sforzi degli alunni dei tre indirizzi del Mattei, elettronica, meccanica e d’informatica e quello dell’istituto Aldo Moro, indirizzo per i Servizi socio-sanitari.
“Il progetto “tastiera robotronica” è stato ideato dal gruppo delle eccellenze dell’istituto Mattei- Fortunato di Eboli, che si propongono di imitare un pianista attraverso l’utilizzo di mani artificiali.
Queste mani sono state realizzate interamente con la stampante 3d, utilizzando una plastica innovativa derivata dall’amido di mais con impatto zero sull’ambiente” – spiega Antonio Ruggiero, rappresentante di Istituto e alunno di IV C – “Le mani vengono gestite tramite un computer e un controllore elettronico sviluppato in Italia. Il PC interpreta uno spartito digitale e la scheda si occupa di premere i tasti del pianoforte tramite le dita artificiali”. A seguire il progetto i docenti Fabio Naponiello e Vito Di Matteo. “Un’esperienza formativa importante per i ragazzi, non per la programmazione in sè – racconta Naponiello – assolutamente importante, ma per la capacità da parte del team Multiskill di realizzare da zero un intero progetto, partendo dal disegno fino alla realizzazione concreta della mano ed alla programmazione delle sue funzioni con particolare attenzione all’impatto ambientale”.
Ma le sorprese non sono finite lì, ad accattivare l’interesse dei presenti anche un robot, Nao, che interagisce, parla e balla con i suoi amici umani, interamente programmato dagli alunni con la supervisione dei docenti Rosa Iannone e Giovanni Matrone.
Un robot che apprende insieme agli alunni, che programmato nel modo giusto riesce a muoversi agilmente con le sua gambe, cade e si rialza da solo, utile anche nella sfera medica, per i bimbi autistici.
Nel corso del triennio gli alunni apprendono il linguaggio di programmazione e le gestione dei dati in rete, i software di movimenti, in un’ottica futura di domotica anche laddove al momento non è presente connessione. “Innovazione, valorizzazione delle eccellenze e supporto alla ricerca sono la visione dell’istituto, nell’ottica della qualità e del miglioramento costante del servizio pubblico” – aggiunge il Dirigente scolastico, Laura Cestaro.