Mensa scolastica il consigliere Maurizio Mirra attacca la sindaca Cecilia Francese. E’ quindi ancora oggetto di divisione la mensa scolastica con le tariffe al massimo per i non residenti.
In sostanza impone ai genitori dei piccoli scolari residenti ad Eboli e altri comuni del territorio, ma che frequentano i plessi battipagliesi di pagare la più alta delle quote previste per il servizio di refezione a prescindere dalla situazione reddituale attestata. “Fosse per me – aveva detto la sindaca Cecilia Francese – ce ne faremmo volentieri carico come Comune, ma sarebbe un danno erariale utilizzare i soldi dei contribuenti battipagliesi per pagare il servizio a beneficio di persone che vivono altrove e che altrove sborsano il danaro dei tributi” si legge su La Città.
Il primo cittadino di Eboli, Mario Conte, si è detto disponibile a coprire il gap con un conguaglio. Non tutte le scuole primarie delle altre città vengono scelte da bimbi residenti al di là dei confini comunali ad Eboli, per esempio, non c’ è neppure uno studente battipagliese, ma qualche comune del Salernitano nelle stesse condizioni c’è come a Pontecagnano Faiano, dove però le tariffe sono uguali per tutti. Inoltre non c’è neppure il conguaglio a carico degli altri comuni.
E allora l’ amministrazione battipagliese è oggetto di critica di Maurizio Mirra capogruppo di Civica Mente: “Non solo a Pontecagnano Faiano – dice Maurizio Mirra- ma anche a Prato e in tante altre città la riduzione viene applicata a prescindere dalla residenza. Non c’ è alcun motivo ostativo a farlo anche qui: parlare di danno erariale vuol dire non conoscere l’abc dell’ amministrazione, ma questo la Francese lo ha dimostrato negli ultimi sei anni”.
Infine l’esponente di Civica Mente, Mirra lancia un monito:” Non parliamo di grosse cifre né di un privilegio, ma del diritto dei bambini, e sottolineo bambini, a mangiare nella mensa scolastica”.