Firmato nella notte, il nuovo Dpcm dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Da domani 5 novembre e fino al 3 dicembre istituisce chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene una Regione. Ad esempio in Lombardia e Piemonte scatterà, il lockdown come a marzo. Si potrà uscire di casa solo per andare a lavorare, per fare la spesa, per motivi di salute o necessità. Non sarà lockdown nazionale. Secondo il decreto ci saranno linee da seguire valide per tutti, come il coprifuoco alle 22, la chiusura dei centri centri commerciali nel weekend, dallo stop a musei e mostre alla riduzione dall’80% al 50% della capienza sui mezzi pubblici locali, dalla didattica a distanza al 100% per gli studenti delle superiori alla chiusura dei corner di giochi e scommesse all’interno di bar e tabacchi. Questi interventi validi in tutta Italia, si aggiungono a quelli in vigore, come la chiusura dei bar e ristoranti alle 18. Provvedimenti duri per le ‘zone arancioni’ e ‘zone rosse’, che resteranno in vigore “per un periodo minimo di 15 giorni”. Per la Campania che dovrebbe essere “arancione”, sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita nonché gli spostamenti tra i comuni. Entrambi i divieti non varranno in caso di comprovate esigenze lavorative e di studio, per motivi di salute, per situazione di necessità e per accompagnare o riprendere i bambini a scuola. Chiusi anche i bar e i ristoranti: sarà consentito solo la consegna a domicilio e il servizio di asporto fino alle 22. Per le zone rosse, invece, dove la situazione è di “massima gravità”, sarà lockdown. Sarà vietato ogni tipo di spostamento, chiusi bar, negozi, mercati, ristoranti, sospeso tutto lo sport, possibilità di fare attività motoria “individualmente” e solo “in prossimità della propria abitazione” e attività sportiva all’aperto e da soli. Nelle zone arancioni e rosse, entra in vigore l’autocertificazione.