Mentre si inizia a lavorare per l’ospedale unico della Piana del Sele, è infatti partita la fase progettuale, al Santa Maria della Speranza continuano le criticità.
Stando a quanto denunciato dalla Fials provinciale, alcuni pazienti sarebbero stati ricoverati in barella lungo i corridoi dei reparti di Medicina e Ortopedia. «Questa disposizione – dice il segretario Carlo Lopopolo – oltre ad esporre il personale a violazioni giuridiche, mette a rischio la sicurezza e la privacy dei pazienti. Non possiamo accettare che il corridoio sia considerato un luogo adeguato per garantire la riservatezza dei malati. La piena responsabilità di questa situazione ricade sulla direzione dell’Asl, che deve assumersi la responsabilità civile e penale derivante da tali violazioni».
Pensiero condiviso dal segretario della sigla sindacale Giovanni Gargano: «Questa situazione è inaccettabile – argomenta – la Fials aveva già segnalato i rischi derivanti dai ricoveri in sovrannumero con una nota del 12 ottobre scorso, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. La sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari è messa a repentaglio, e questa scelta errata va corretta immediatamente».
La sigla sindacale chiede dunque la sospensione dei ricoveri come denunciato e che vengano adottate misure adeguate per il rispetto della dignità del paziente e del diritto alla cura dei cittadini. Quanto denunciato dalla Fials, argomento al quale si può aggiungere anche la drammatica situazione degli altri ospedali salernitani, è la conretizzazione di uno dei soliti paradossi italici e campani, in particolar modo nel campo sanitario.
La Regione Campania e l’Asl spenderanno 23 milioni e mezzo di euro per la nuova struttura che sorgerà al fianco di quella esistente. Oltre ai dubbi espressi da Eboli per quella che potrebbe essere la fine del nosocomio eburino, lo stanziamento e il progetto di un nuovo ospedale sono totalmente lontani da quella che è la situazione vissuta quotidianamente dai cittadini.