E’ stata disposta l’autopsia del ragazzino, 13enne, che ieri è deceduto in una piscina a Padula.
Un vera e propria che ha trasformato una serena giornata estiva in un incubo per i familiari e gli amici del minorenne. Da quanto trapelato e secondo le indagini dei carabinieri si presume che il 13enne abbia avuto un malore mentre nuotava, perdendo così i sensi e annegando. Un’altra ipotesi, ritenuta meno probabile dagli inquirenti, è che il giovane abbia battuto la testa contro il bordo della piscina. Il minorenne è stato soccorso immediatamente e il personale sanitario del 118 è arrivato prontamente sul luogo dell’incidente, allertato dalle persone presenti in piscina.
Nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione non è stato possibile salvare il ragazzino. Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, guidati dai capitani Veronica Pastori e Martino Galgano.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lagonegro, mirano a ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente e a verificare eventuali responsabilità o negligenze che potrebbero aver contribuito alla tragedia. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e prove per fare luce su quanto accaduto. Il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro, dottor Dario Mogavero, ha conferito l’incarico al medico legale Adamo Maiese.
La morte del ragazzino ha gettato nello sconforto l’intera comunità di Montesano sulla Marcellana. Conosciuto per la sua solarità e il suo amore per lo sport e la vita all’aria aperta era un ragazzo benvoluto da tutti. La notizia della sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile tra chi lo conosceva, e in molti si sono uniti alla famiglia per offrire sostegno in questo momento di immenso dolore.