Home Attualità BRETELLA ANAS: SI ALZA IL CORO DI PROTESTA

BRETELLA ANAS: SI ALZA IL CORO DI PROTESTA

Reazioni negative su vari fronti, quelle scatenate dal finanziamento regionale per la realizzazione di una bretella di collegamento rapido tra l’autostrada, all’altezza dell’uscita di Campagna, ed Agropoli. Automobilisti incolonnati per ore, code di oltre 30 chilometri per recarsi nel Cilento: questo quadro poco roseo dell’agosto nostrano potrebbe trovare soluzione con un progetto stradale da 250 milioni di euro che smaltirà il traffico intenso, solitamente maggiormente intasato a Battipaglia. E se i vacanzieri hanno accolto con un sospiro di sollievo la notizia, a storcere il naso sono molti politici del territorio. Negli scorsi giorni aveva lanciato l’allarme l’ex sindaco di Eboli Martino Melchionda, che aveva posto l’attenzione sulla situazione critica di molte attività che si trovano lungo il tratto della strada statale 18, che avrebbero, così, un fallimento certo nel loro destino. Melchionda aveva invitato l’amministrazione eburina a far sentire la propria voce. Stesso monito era arrivato da Forza Italia. Damiano Cardiello ha spiegato, negli scorsi giorni, che il progetto andava bloccato già lo scorso anno, non solo per salvare le attività commerciali, ma anche per i rischi catastrofici che arrecherebbe al tursimo di Eboli e Battipaglia. Secco no anche dal Pd di Pasquale Infante, che suggerisce di spendere energie per l’allargamento e il miglioramento della rete viaria esistente per risolvere le criticità del traffico veicolare. Massimo Cariello ha annunciato che farà il possibile per manifestare la propria contrarietà alla realizzazione della bretella, anche in considerazione dell’investimento dell’Anas per la riqualificazione della nuova uscita autostradale di Eboli, che verrebbe, così, vanificato. Il progetto promosso dall’Anas e finanziato dal Cipe non va giù neanche alla sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, che accusa la Regione di non aver consultato le amministrazioni locali prima di far passare un progetto che potrebbe avere pesanti ricadute sulla Piana Del Sele e che vanificherebbe gli sforzi fatti per il potenziamento della strada Aversana. “Come sulla sanità, come sullo sviluppo della fascia costiera, come sullo sviluppo economico, sulle questioni ambientali e scolastiche – dichiara la Francese -, diventa indispensabile ragionare e attivarsi come area vasta della Piana del Sele. Questo è l’appello che rivolgiamo ai sindaci dell’area, ai quali proponiamo anche di valutare l’ipotesi di Consigli comunali congiunti per discutere di questi temi”.