Home Politica Sica torna in consiglio si è dimesso Vivone

Sica torna in consiglio si è dimesso Vivone

A 172 giorni dalle amministrative che hanno sancito il cambio al vertice del governo cittadino e la sua mancata elezione nelle file della Lega, Ernesto Sica torna a sedersi in consiglio comunale a Pontecagnano Faiano. A lasciargli la poltrona Mario Vivone, consigliere del partito di Salvini che nella giornata di ieri ha protocollato le sue dimissioni. Una decisione che ha spalancato le porte del parlamentino all’ex sindaco, subentrato perché primo dei non eletti nella lista della Lega, recatosi a Palazzo di Città per espletare tutti gli adempimenti del caso. Giusto in tempo per partecipare alla seduta consiliare, all’istituto scolastico Zoccola: la surroga del consigliere dimissionario Vivone, infatti, è stata già inserita all’ordine del giorno dell’assise dal presidente, Dario Vaccaro.
Segue nota stampa di spiegazioni: Dimissioni immediate e irrevocabili dalla carica di Consigliere del Comune di Pontecagnano Faiano.
Ad ufficializzarle, ieri sera, Mario Vivone con una lettera protocollata a Palazzo di Città.
Gli subentra nella massima assise cittadina l’ex Sindaco Ernesto Sica che prenderà parte alla seduta in programma domani, giovedì 13 dicembre, alle ore 16, presso la Scuola Media “Daniele Zoccola” in località Sant’Antonio, a seguito del procedimento di surroga già avviato.
«Lasciare il Consiglio Comunale – commenta Mario Vivone – rappresenta una scelta di certo non facile, ma convinta e necessaria. Impegni di natura personale, infatti, mi precludono oramai una partecipazione attiva e costante nelle sedi deputate e non mi consentono di svolgere appieno il mio incarico politico-amministrativo. Pertanto, nel rispetto dei miei elettori e di tutti i cittadini, ho comunicato le mie dimissioni irrevocabili. Resta confermato, in ogni caso, il mio impegno per la Comunità anche al di fuori delle istituzioni e il mio sostegno alla Lega, partito in cui credo moltissimo».
«Saluto con grande affetto ed entusiasmo – aggiunge Mario Vivone – l’ingresso in Consiglio dell’amico Ernesto Sica, che, da Sindaco, tanto ha dato alla nostra Città. Il suo sarà certamente un contributo di idee ed esperienza che farà bene alla crescita del confronto e, quindi, del territorio. Mi dimetto, ma totalmente consapevole che con Ernesto sarà un bellissimo gioco di squadra».
«A Mario Vivone – dichiara Ernesto Sica – va dato atto di aver compiuto una grande scelta di maturità politica verso la nostra Comunità. Non è da tutti assumere una decisione così forte. Ma lui, ancora una volta, ha anteposto l’atteggiamento responsabile, che da sempre lo contraddistingue, a ogni, seppur legittima, ambizione personale. Gli dico grazie di cuore per l’impegno e la passione di questi mesi e di questi anni, sicuro che, nonostante il minor tempo a disposizione, continuerà ad accompagnare lo sviluppo di questa terra e a essere uno dei protagonisti più attivi del dibattito politico cittadino. Confermo che il nostro sarà uno straordinario gioco di squadra».
«Per quanto mi riguarda – conclude Ernesto Sica – sono davvero orgoglioso di rientrare in Consiglio Comunale e anche un po’ emozionato. Pontecagnano Faiano, come ho sempre detto, è la parte più importante della mia vita personale e politica. E poter continuare a lavorare per lei, per il suo benessere, per i miei concittadini mi rende fiero ed estremamente felice. Felice come se fosse la prima volta. Allo stesso modo, sarò impegnato con tutto me stesso a supportare l’azione del mio partito e a rafforzare la nostra area politica di riferimento con una discussione chiara, leale e rispettosa di tutte le espressioni».
Positivo anche il commento del Coordinatore cittadino della Lega Nino Blotta. «A nome del partito – dice – rivolgo un plauso a Mario Vivone per l’eccellente lavoro svolto come nostro referente in Consiglio Comunale. Fianco a fianco andremo avanti per raggiungere nuovi e importanti obiettivi. Un caloroso in bocca al lupo ad Ernesto Sica, prezioso riferimento pronto a rappresentare le nostre istanze nella massima assise e a difendere il nostro territorio».