Il consigliere di minoranza Isabella Mangino replica alle parole del sindaco, Giuseppe Lanzara, che ha definito “deprimente” il livello della minoranza dopo le accuse rivolte all’amministrazione sull’acquisto di 36 proiettori con i fondi destinati alla manutenzione. “È alquanto vergognoso – afferma l’avvocato Mangino – quanto dichiarato dal primo cittadino, che denota una sorta di acredine ingiustificata e ingiustificabile nei confronti di un’opposizione che sin dall’inizio è stata collaborativa, unita e solidale. Non fa certamente onore al sindaco del “Cambiamento”, quanto dichiarato: mi sarei aspettata da lui, politico di lungo corso, una valutazione dei fatti per quelli che effettivamente sono. La tanto sbandierata coerenza non sembra essere decisamente il suo punto forte. La cosa paradossale è che mentre nell’ultimo consiglio straordinario ha elogiato l’operato dell’opposizione, addirittura aggiungendo che per tanti anni non vi è mai stata un opposizione definendola nel pieno della massima collaborazione, ora la definisce di livello deprimente. Ritengo personalmente che sia l’atteggiamento del primo cittadino ad essere puerile, umiliante e deprimente, senza tener conto delle innumerevoli menzogne che esprime sui social, ogni qual volta l’opposizione sia sfavorevole sui provvedimenti adottati che vanno a sfavore delle casse comunali e dell’interesse pubblico. L’aver denigrato il gesto che noi consiglieri, a proprie spese, abbiamo fatto in occasione del Natale è deplorevole e ci fa capire chi è realmente il sindaco del Cambiamento. Non accetto lezioni di moralità, né tantomeno politiche da parte di chi ha contribuito a distruggere questa città”. La consigliera Mangino, inoltre, rivolge alcune domande al sindaco: “Non transigo e non permetto al primo cittadino di infangare il mio nome, anzi gli ricordo che è stato per anni all’interno dell’assise comunale sia in maggioranza nell’amministrazione Del Gais creando disastri in questa città e sia nell’opposizione. E adesso gli chiedo qual è stata la sua opposizione? Non è stata denigratoria? Quale risultato ha portato a casa? Da ultimo ricordo al sindaco della Felicità che in tutti questi anni, nessuno, compreso lui ha investito con le proprie tasche un centesimo per omaggiare una città che sta morendo, anzi è già morta: un cimitero. Concludo esortando Lanzara a non limitarsi ai semplici pettegolezzi, o a fare ancora campagna elettorale, ma politica vera, a comunicare, a dialogare con la comunità, ad ascoltare i cittadini, ad essere presente in questo territorio se si ama questa città e che diventi bella da vivere e piena di opportunità. Mi dispiace sindaco: la nostra opposizione non è spaccata, ma unita oggi più che mai”.