È tempo di tornare a scrivere, sognare, creare col Premio Fabula. (qui il sunto dell’edizione 2017)
È tempo dell’iniziativa culturale, nata nel 2010 da un’idea di Andrea Volpe, realizzata con il patrocinio Rai Campania, il Comitato Paralimpico Italiano e il Comune di Bellizzi.
Tutto pronto per scrivere insieme su un foglio bianco un nuovo racconto indimenticabile e mai uguale ai capitoli precedenti. Questa volta si parte con Paolo Conticini. È lui, domenica 2 luglio in Piazza San Gennaro a Bellizzi (ore 11.15) il protagonista dello spin off del Festival della scrittura dei ragazzi, canonico appuntamento che precede la settimana di incontri e ospiti.
Conduttore di successo di diverse trasmissioni televisive, noto ai più nei panni dell’avvenente vice questore Gaetano Berardi in “Provaci ancora prof” con Veronica Pivetti ed Enzo Decaro, Conticini è pronto a mettersi a nudo rispondendo alle domande dei ragazzi nell’occasione dell’aperitivo in piazza organizzato insieme con dLiveMedia diretta da Roberto Vargiu, che, dopo numerosi eventi prodotti in tutta la Regione, arriva con il Fabula, a Bellizzi.
Con il volto della tv italiana si scaldano i motori di un’edizione pronta a sorprendere. Il Premio Fabula si prepara a convocare, nel Comune più giovane d’Italia novelli Esopo da tutta Italia ma anche il jet set dello spettacolo, di internet, del piccolo e del grande schermo, senza mai tralasciare lo spaccato sui grandi rappresentanti del mondo reale, aprendo una parentesi sugli sport paralimpici, la forza della religione, la legalità, il giornalismo d’inchiesta, la scuola.
Domenica sarà anche l’occasione per svelare il nuovo manifesto di Fabula 13, realizzato come sempre da Luigi Viscido e che inquadra il tema di quest’anno: supereroi. Non ci si rifà a personaggi muscolosi e acrobatici ma alla consapevolezza che per essere tali e guardare al futuro i ragazzi devono avere coraggio e nobiltà d’animo.
«Ho trovato affascinante esplorare il concetto opposto all’immagine tradizionale, rivolgendo l’attenzione verso quei supereroi apparentemente insignificanti, che potrebbero non sconfiggere il male, ma che hanno il potere di essere semplicemente presenti, creando un richiamo verso un mondo migliore, tenero, intimo e rassicurante, che aiuti ad allontanare le paure. A rifletterci, i pupazzi che ci hanno accompagnato in tante notti buie, sono dei veri supereroi», spiega l’artista.
Ne viene fuori un orsacchiotto e un coniglietto, punto di riferimento in una città immaginaria, futuristica ma malridotta. Mai smettere di sognare, con un occhio sempre teso alla vita reale, alle buone azioni, alla semplicità dei gesti, agli abbracci spontanei.