Il candidato presidente per il centrosinistra alle Regionali non c’è, ma si lavora alle liste.
A dettare la linea, nonostante non possa più candidarsi, è Vincenzo De Luca, che ieri ha riunito i suoi a Palazzo Santa Lucia per quello che è stato un vero e proprio vertice di maggioranza con lo scopo di gettare le basi per le candidature a consigliere. Il presidente ha chiesto espressamente a tutti i consiglieri uscenti di essere nuovamente impegnati per la tornata elettorale.
Da capire dove alcuni di essi saranno candidati e in quale lista. Cinque anni fa, molti furono gli uomini forti vicini a De Luca impegnati nella compagine del Partito Democratico, ma quest’anno, complice la sua obbligata uscita dalle scene in prima persona, qualcuno potrebbe militare nelle due liste civiche.
Gli accordi di massima ci sono, ma tutto sarà deciso al tavolo nazionale di settembre, ultimo scoglio prima dell’inizio della campagna elettorale per il voto di novembre.
Come detto, non ci sono ancora i nomi dei candidati alla presidenza. L’unico che ha ufficializzato la candidatura è Stefano Bandecchi, segretario nazionale di Alternativa Popolare, sindaco di Terni e presidente della Provincia, con la lista autonoma Dimensione Bandecchi.
“Mi candido – scrive – per restituire ai cittadini la dignità che la politica ha rubato loro negli ultimi venti anni. Questa è una regione straordinaria, amministrata tuttavia in modo clientelare e padronale. Destra e sinistra hanno diviso poltrone, spartito interessi, lasciandosi alle spalle disoccupazione, malasanità, degrado urbano e mancanza di prospettive per i giovani”.
Pd e 5 Stelle, per il centrosinistra, dovrebbero andare uniti, ma Giuseppe Conte rompe il silenzio dichiarando l’assenza di un accordo con De Luca tanto su un nome quanto su un’alleanza.
Tutto ancora in alto mare, insomma, ma la campagna elettorale deve partire perché il voto novembrino incombe.