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Rifiuti a Buccino: Buoneco presenta Paur per stoccare 65mila tonnellate di compost

By Sud Tv

December 14, 2025

Buccino (SA). Un impianto di trattamento rifiuti organici con una capacità di stoccaggio di oltre 65mila tonnellate annue.È quanto prevede il progetto presentato alla Regione Campania e al Comune di Buccino, dove è stata avviata la procedura regionale ambientale ai fini del rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) dalla società Buoneco srl, con sede legale a Sarno.

[di Mariateresa Conte]

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di trattamento biologico aerobico e anaerobico di rifiuti a matrice organica, finalizzato alla produzione di biometano e ammendante compostato misto, da ubicarsi nel lotto n.18 della zona industriale ASI di Buccino, all’interno di un capannone industriale già di proprietà della società proponente.

L’area individuata è fortemente vincolata sotto il profilo ambientale.Il capannone insiste su suolo comunale in zona Consorzio ASI ed è ricadente all’interno della Riserva Naturale Regionale Foce Sele-Tanagro e Monti Eremita-Marzano, nonché in area soggetta a vincoli europei SIC, ZPS e Rete Natura 2000.

L’impianto sorgerebbe a meno di 150 metri dal fiume Bianco, affluente del Sele, in un’area agricola con storica vocazione olivicola biologica, presenza di aziende agroalimentari e conserviere e campi di produzione biologica.

Si tratta di un territorio simbolo della Dieta Mediterranea, a ridosso del riconoscimento della cucina italiana come Patrimonio UNESCO, inserito in una zona fragile, soggetta ad allagamenti ed esondazioni dei fiumi Bianco e Tanagro, ad alto rischio sismico e collocata lungo la rotta degli uccelli migratori diretti all’Oasi WWF di Serre-Persano, ai piedi dei Monti Alburni del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

La notizia dell’avvio del procedimento PAUR ha scatenato l’indignazione della comunità volceiana, delle associazioni ambientaliste e degli imprenditori agroalimentari della Valle del Sele, Tanagro e Alburni.

Il territorio è reduce da una lunga battaglia ambientale e giudiziaria contro un precedente progetto della stessa società Buoneco srl, presentato nel 2017, che prevedeva un impianto aerobico da 113mila tonnellate annue, poi bloccato.

Nel 2018, il Consiglio comunale di Buccino approvò all’unanimità una variante al PUC, trasformando la zona industriale in “Area di crisi non complessa – Distretto industriale alimentare”.Nel 2019 seguì il contenzioso giudiziario conclusosi nel 2024, con le sentenze di TAR e Consiglio di Stato che riconobbero la legittimità della variante comunale, bocciando i ricorsi delle aziende, tra cui la stessa Buoneco.

Una vittoria giudiziaria che sembrava aver chiuso definitivamente la questione, ma così non è stato.

Il 24 dicembre, vigilia di Natale, il Comune di Buccino ha rilasciato un permesso a costruire per un impianto di lavorazione del calcestruzzo in area agricola vincolata in località Panericotta.A inizio 2025, è stata approvata dalla maggioranza una nuova variante alla variante del PUC, che consente la realizzazione di impianti di trattamento rifiuti, calcestruzzo, bitume e fanghi anche in area agricola e industriale.

Nei mesi successivi è arrivata la notifica di un’indagine dei Carabinieri Forestali, su delega della Procura di Salerno, con avvisi di garanzia a carico di più soggetti, tra cui il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, per lottizzazione abusiva legata al permesso dell’impianto di calcestruzzo.

La vicenda è approdata anche in Parlamento con una interrogazione dell’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa e del deputato Alessandro Caramiello, che hanno chiesto interventi per la tutela del patrimonio ambientale e agroalimentare del territorio volceiano.

Con delibera n. 13/2025, l’amministrazione comunale ha modificato le Norme Tecniche di Attuazione del PUC per le zone industriali (D), introducendo la possibilità di trattamento e smaltimento dei rifiuti non pericolosi, con l’inserimento dei relativi codici CER.

Il 14 e 18 novembre 2025, la Buoneco srl ha presentato ufficialmente alla Regione Campania l’istanza di PAUR, notificando gli atti anche al Comune di Buccino, per un impianto da 65mila tonnellate annue di rifiuti organici, da realizzare nel Lotto 18 dell’agglomerato industriale ASI.

Dopo la diffusione della notizia e la protesta delle comunità locali e dei sindaci della Valle del Sele e degli Alburni, il Consiglio comunale di Buccino ha deliberato il dissenso formale all’insediamento dell’impianto e ha delegato il sindaco a presentare osservazioni di contrarietà in Conferenza dei Servizi.

Le opposizioni, pur votando unanimemente contro il progetto, chiedono il ritiro della variante al PUC approvata dalla maggioranza, ritenuta la vera porta d’ingresso per opifici non agroalimentari e logistici in un territorio a vocazione agricola e ambientale.