Erano pronti a far scaricare rifiuti tossici nei loro suoli i porpietari terreni di Eboli finiti nell’inchiesta dell’Antimafia sul traffico di droga tra Scampia e la piana del Sele da cui sarebbero emerse alcune intercettazioni che collegano alcuni pregiudicati ad agricoltori senza scrupoli che avrebbero consentito l’interramento di rifiuti speciali e veleni, in località Arenosola a Campolongo, in cambio di soldi. Sul caso indaga ora la Dda di Salerno. A Eboli, si è costituito un fronte unito da parte di amministrazione, opposizione e comitati ambientali che ieri hanno fatto il punto sulla questione invocando, nel corso di una conferenza stampa, controlli e monitoraggi sul territorio da parte di Noe e Arpac.